La tragica vicenda di Martina Carbonaro, la giovane di appena 14 anni uccisa dall’ex fidanzato Alessio Tucci, ha scosso profondamente l’opinione pubblica italiana. Tuttavia, nelle ultime ore, l’attenzione si è spostata sulla madre della vittima, Enza Cossentino, che ha scelto di rispondere direttamente alle critiche ricevute sui social network. La donna è stata accusata di apparire “fredda” durante le interviste rilasciate nei giorni successivi al femminicidio, suscitando un acceso dibattito online.
Le polemiche sono esplose in particolare dopo la diffusione di un video, successivamente rimosso, in cui Cossentino appariva insieme a un noto tiktoker napoletano e venditore ambulante di panini. Il filmato, che nelle intenzioni avrebbe dovuto essere un omaggio alla memoria di Martina, è stato percepito da molti come inappropriato, quasi una pubblicità. Di fronte alla valanga di critiche, il tiktoker ha deciso di eliminare il contenuto e ha pubblicamente chiesto scusa per il fraintendimento.
In risposta alle accuse, Enza Cossentino ha affidato il suo sfogo a un lungo post sui social network, nel quale ha espresso il suo dolore e ha cercato di chiarire la sua posizione. “Mi state giudicando fredda, che non mi importa di Martina”, ha scritto la donna. “Se mi vedete forte è perché la forza me l’ha data lei. Io sono stata sempre presente. Ho scoperto di uno schiaffo tre settimane fa ma nell’ultimo periodo lei era tranquilla”. Con queste parole, Cossentino ha voluto sottolineare quanto fosse legata alla figlia e quanto il dolore per la sua perdita sia insostenibile. “Chissà se mi ha chiamato: io per mia figlia mi facevo uccidere. Era tutto per me. Quindi non mi giudicate”, ha aggiunto, promettendo infine: “Principessa mia, avrai giustizia”.
Il caso giudiziario legato alla morte di Martina Carbonaro è attualmente in corso. Alessio Tucci, reo confesso, è indagato per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere. Il corpo della giovane è stato ritrovato nella notte tra il 27 e il 28 maggio scorso, nella vecchia casa del custode dello stadio Moccia di Afragola, in provincia di Napoli. La ragazza era scomparsa poco più di 24 ore prima del tragico ritrovamento. Fermato poche ore dopo il ritrovamento del cadavere, Tucci ha subito ammesso la propria responsabilità ed è stato trasferito in carcere.
Negli ultimi giorni, il giovane ha lasciato la struttura penitenziaria di Poggioreale per essere trasferito in un altro istituto della regione Campania. La decisione è stata presa a seguito delle tensioni riscontrate nella prigione napoletana, dove il clima si era rivelato “non favorevole” al detenuto, come spiegato dal suo legale.
La vicenda di Martina Carbonaro rappresenta l’ennesimo caso di femminicidio che colpisce una giovanissima vittima in Italia. Il fenomeno della violenza sulle donne continua a essere una piaga sociale che richiede interventi decisi e immediati da parte delle istituzioni e della società civile. Nel frattempo, la famiglia della ragazza chiede giustizia per quanto accaduto e si stringe nel dolore per una perdita che nessuna madre o padre dovrebbe mai affrontare.
L’intervento pubblico di Enza Cossentino sui social è stato accolto con reazioni contrastanti: da un lato c’è chi ha espresso solidarietà nei confronti della donna, riconoscendo il suo diritto a vivere il lutto nel modo che ritiene più opportuno; dall’altro permangono critiche da parte di chi giudica le sue azioni e parole come inappropriate rispetto alla gravità della situazione.
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