È stata localizzata in Ungheria, a circa 150 chilometri da Budapest, la giovane Chantal Tonello, rapita dalla madre nel 2012 quando aveva appena un anno. Dopo anni di ricerche incessanti da parte del padre e delle autorità italiane, il caso si è concluso con un’operazione congiunta tra le forze di polizia ungheresi e italiane. La madre della ragazza è stata fermata in seguito all’emissione di un mandato di cattura internazionale.
Il sequestro risale a novembre del 2012, quando la madre, di origine ungherese, portò via la bambina dall’Italia per tornare nel suo Paese d’origine, nascondendola al padre e alle autorità italiane. Negli anni successivi, il padre di Chantal non ha mai smesso di cercarla, partecipando a numerosi programmi televisivi e utilizzando i social media per mantenere alta l’attenzione sul caso. Nel 2023, aveva anche rivolto un appello pubblico alla premier Giorgia Meloni, chiedendo supporto per ritrovare sua figlia.
Le indagini, coordinate dalla Procura Generale di Venezia, sono state portate avanti con determinazione dalla polizia italiana. L’operazione decisiva, avvenuta nella località di Mezotur, ha visto la collaborazione delle forze dell’ordine ungheresi e italiane. Una volta individuata la ragazza, le autorità hanno proceduto all’arresto della madre, sulla base di un mandato europeo emesso nell’agosto 2023.
Attualmente, Chantal, che oggi ha 13 anni, è stata affidata temporaneamente alla nonna materna in Ungheria. Le autorità magiare hanno stabilito che la ragazza debba restare per il momento nel Paese dove ha vissuto tutta la sua infanzia e adolescenza. Tuttavia, la nonna ha l’obbligo di facilitare gli incontri tra la nipote e il padre, che per anni ha cercato disperatamente di riabbracciarla.
La decisione di lasciare Chantal in Ungheria è stata presa considerando il suo radicamento culturale e linguistico nel Paese. Le autorità italiane hanno ritenuto che un trasferimento immediato in Italia potesse essere emotivamente dannoso per la ragazza. Tuttavia, il padre continuerà a essere coinvolto nella vita della figlia attraverso visite regolari.
Il caso di Chantal Tonello rappresenta una vicenda complessa e dolorosa che si è protratta per oltre un decennio. La determinazione del padre e il lavoro delle forze dell’ordine hanno finalmente portato a una svolta significativa. Resta ora da vedere come evolverà la situazione per garantire il benessere della ragazza e il ripristino del rapporto con il padre.
Questa vicenda sottolinea l’importanza della cooperazione internazionale tra le forze di polizia e le istituzioni giudiziarie per affrontare casi di sottrazione internazionale di minori. Nonostante le difficoltà incontrate lungo il percorso, il ritrovamento di Chantal dimostra che la perseveranza può portare a risultati positivi anche nei casi più complessi.
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