La decisione di Jannik Sinner di non indossare la maglia azzurra per le Finals di Coppa Davis, che si svolgeranno dal 18 al 23 novembre 2025 nella SuperTennis Arena di Bologna, ha suscitato un acceso dibattito nel panorama tennistico italiano. L’assenza del numero 2 del mondo, reduce da una stagione di grande successo, è stata accolta con delusione da molti, tra cui l’ex tennista Nicola Pietrangeli, vincitore della Coppa Davis nel 1976. In un’intervista con l’ANSA, Pietrangeli ha dichiarato: “È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano”. Ha aggiunto che non riesce a comprendere la difficoltà espressa da Sinner riguardo alla sua scelta, affermando: “Deve giocare a tennis mica fare una guerra”.
Pietrangeli ha espresso il suo rammarico per la situazione, sottolineando l’importanza di rappresentare il proprio paese. “Quando mi toccano la Coppa Davis smanio perché lo scopo di uno sportivo è mettere la maglia azzurra. Ma purtroppo parlo di un’altra epoca”, ha commentato. Ha anche espresso preoccupazione per il futuro, sperando che Sinner non decida di competere altrove durante la Coppa Davis. “Oggi il mondo è troppo pieno di soldi – ha concluso –. Il cuore lo lasciano da parte”.
La notizia della rinuncia di Sinner è stata confermata dal capitano della squadra italiana, Filippo Volandri, il quale ha spiegato: “Jannik non ha dato la sua disponibilità per il 2025. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua, e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte del gruppo”. Volandri ha poi annunciato la lista dei convocati, che include nomi come Matteo Berrettini, Simone Bolelli, Flavio Cobolli, Lorenzo Musetti e Andrea Vavassori. Il capitano ha descritto il team come rinnovato ma con solide fondamenta, evidenziando lo spirito di squadra e la fiducia reciproca che hanno caratterizzato i successi recenti.
Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi, ha commentato l’assenza di Sinner con un mix di comprensione e dispiacere. “Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa, che arriva al termine di una stagione lunga e intensa, nella quale ha ancora una volta dimostrato di essere un punto di riferimento straordinario per tutto il movimento tennistico italiano”, ha dichiarato Binaghi. Ha anche voluto sottolineare il legame di Sinner con la maglia azzurra, affermando: “La Davis rappresenta per lui, e per tutti noi, un simbolo di orgoglio e appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossarla con la stessa passione e determinazione di sempre”.
L’analisi di Paolo Bertolucci, ex tennista e commentatore, ha aggiunto un ulteriore punto di vista sulla rinuncia di Sinner. In un’intervista con Adnkronos, Bertolucci ha affermato che la decisione era prevedibile, considerando le tendenze recenti nel tennis. “Era nell’aria che dopo averla vinta due volte, quest’anno non l’avrebbe giocata. Negli ultimi anni abbiamo visto spesso grandi campioni rinunciare alla Davis, da Federer a Djokovic, fino a Nadal e Alcaraz”. Ha proseguito dicendo: “Nel tennis moderno la Coppa Davis conta sempre meno, è diventata una competizione secondaria. Contano gli Slam, sono quelli che i grandi vogliono vincere. Poi ci sono i Masters 1000, che danno soldi e punti. La Davis viene dopo; quella di Sinner non è la prima né l’ultima rinuncia che vedremo”.
La decisione di Sinner di non partecipare alle Finals di Bologna ha messo in luce un cambiamento significativo nel mondo del tennis, dove le priorità degli atleti sembrano spostarsi sempre più verso i tornei individuali di alto profilo. Mentre i fan e gli esperti continuano a discutere le implicazioni di questa scelta, resta da vedere come evolverà la carriera di Sinner e il suo rapporto con la Coppa Davis in futuro. La speranza è che, nonostante le sue attuali scelte, il giovane tennista possa tornare a rappresentare l’Italia con la stessa passione che ha dimostrato in passato.



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