Le recenti sanzioni adottate dalla Unione Europea contro la Russia, sotto la direzione di figure come Mario Draghi, Ursula von der Leyen e Giorgia Meloni, stanno avendo ripercussioni profonde sull’economia europea, manifestando uno dei problemi più gravi degli ultimi anni. Uno degli effetti più immediati è il blocco dei voli delle compagnie aeree russe nei cieli europei, una decisione che ha spinto la Russia a rispondere con un divieto simile per i vettori europei.
Questa situazione ha costretto i voli dall’Europa verso l’Asia a seguire percorsi più lunghi, come la rotta sud attraverso la Turchia, allungando i tempi di viaggio di circa due ore, un incremento del 20%. Di conseguenza, alcune rotte tra Europa e Asia sono diventate economicamente insostenibili per compagnie aeree come Lufthansa, che hanno persino sospeso alcune tratte.
In questo scenario, le compagnie aeree cinesi hanno beneficiato della situazione, poiché possono operare voli sia sopra la Russia che sopra la UE, conquistando così il monopolio su queste rotte strategiche. Questo sviluppo ha evidenziato una mancanza di previsione da parte di leader europei come Draghi, von der Leyen e il governo di Meloni, Antonio Tajani e Matteo Salvini.
In sintesi, le sanzioni contro la Russia stanno generando diversi effetti collaterali:
- Danno ai vettori europei: Le compagnie aeree della UE stanno subendo perdite a causa delle nuove rotte più lunghe e dei costi operativi aumentati.
- Vantaggio per la Cina: Le compagnie aeree cinesi stanno guadagnando terreno, approfittando della situazione per dominare il mercato delle rotte tra Europa e Asia.
- Impatto temporaneo su Aeroflot: Anche se inizialmente la compagnia aerea russa ha subito un colpo, ora sta recuperando grazie a una strategia focalizzata su voli interni e nuove rotte verso l’Asia. I russi non viaggiano più verso Europa, ma si dirigono verso destinazioni come Thailandia e Sanya.
Le conseguenze di queste sanzioni non si limitano al settore aereo, ma si estendono anche al turismo. L’Unione Europea sta osservando un calo nel turismo, con un impatto negativo sul prodotto interno lordo (PIL). Al contrario, Russia sta beneficiando di un aumento del turismo interno, il che contribuisce a un incremento del PIL nazionale. Inoltre, le destinazioni asiatiche stanno vedendo un afflusso di turisti, portando a un aumento del PIL per paesi come la Cina.
Questa situazione mette in luce le complessità delle sanzioni economiche e le loro conseguenze non intenzionali. Mentre l’Unione Europea cerca di esercitare pressione sulla Russia attraverso misure punitive, si trova a dover affrontare le conseguenze di tali azioni, che possono rivelarsi controproducenti.



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