Non riesce a ricordare il proprio nome e comunicare con lui non è affatto semplice. L’uomo, che sembra avere tra i 35 e i 40 anni, parla un misto di inglese e russo ma si esprime con difficoltà. Si tratta di un senza dimora individuato dai servizi sociali di Roma Capitale nella zona di Castro Pretorio. Ora il Comune si rivolge a chiunque possa averlo conosciuto, nella speranza di scoprire la sua identità e, possibilmente, rintracciare la sua famiglia d’origine.
La vicenda, che sembra uscita da un romanzo di fantascienza, ha avuto inizio alcune settimane fa. I servizi sociali del Comune, avvisati da alcuni cittadini, insieme al personale dell’Asl Roma 1, sono intervenuti nei pressi della stazione Termini. L’uomo si trovava in condizioni di grave degrado, seduto a terra, sporco e ricoperto di stracci.
Secondo quanto riportato dall’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, intervenuta durante la trasmissione “Chi l’ha visto?” del 14 maggio, “È un ragazzo dall’età apparente di 35/40 anni, ha dei problemi di salute mentale, fa fatica a parlare. Negli ultimi giorni, grazie all’aiuto di un mediatore in lingua russa, ha detto qualcosa. Per esempio che ora sta bene perché finalmente mangia”.
Grazie alla pazienza e alla professionalità dei servizi sociali, l’uomo è stato convinto a farsi accompagnare in ospedale. Qui è stato sottoposto a cure mediche, ripulito e vestito. Tuttavia, nonostante i progressi fatti nella comunicazione, non è ancora riuscito a fornire alcuna informazione sul proprio nome o sulla sua provenienza.
Negli ultimi mesi, l’uomo avrebbe frequentato diverse zone della città, tra cui Termini, Castro Pretorio e Corso d’Italia. La sua presenza non è passata inosservata: molti cittadini lo avevano notato e alcuni hanno deciso di segnalare la situazione alle autorità competenti. Nonostante ciò, la sua identità rimane avvolta nel mistero.
Un elemento particolarmente enigmatico della vicenda è rappresentato dalla cartellina piena di disegni trovata tra gli oggetti personali dell’uomo. Sotto i numerosi strati di abiti e stracci che indossava per proteggersi dal freddo, i soccorritori hanno scoperto circa 150 disegni. Questi ultimi sono stati descritti come indecifrabili e contribuiscono a rendere ancora più complessa la comprensione della storia dell’uomo.
L’appello del Campidoglio è rivolto a chiunque possa fornire informazioni utili per identificare questa persona e aiutarla a ritrovare la propria famiglia o contatti del passato. La situazione solleva interrogativi sulla vita dell’uomo prima di arrivare a Roma e su come sia finito in una condizione di tale isolamento e degrado.
Add comment