Il generale Roberto Vannacci ha espresso dure critiche nei confronti di Emmanuel Macron nel corso di un’intervista condotta da Alessandro Sallusti al Caffè della Versiliana, situato a Marina di Pietrasanta, in Toscana . L’europarlamentare, eletto alle elezioni europee del 2024 nelle liste della Lega, ha affermato con ironia che “a Macron piacciono le cinquine. Una l’ha presa da Brigitte, un’altra da Trump sulla Palestina” , alludendo alle frequenti critiche ricevute dal presidente francese.
Nel corso dello stesso intervento, Vannacci ha opposto un netto rifiuto al piano europeo ReArm Europe, sostenendo che «non è un rafforzamento reale delle forze armate, ma un trucco per rilanciare l’economia tedesca e in parte quella francese». Per poi aggiungere che «le nostre forze armate sono reduci da trent’anni di abbandono» . Secondo il generale, “l’Occidente pensava che la guerra fosse una cosa degli altri… ma la guerra c’è, esiste… è uno strumento della politica e non è lontana dai nostri confini” .
La Lega, ha spiegato Vannacci, ha votato contro ReArm Europe proprio perché «non è una manovra per rendere più efficienti, più capaci e più moderne le forze armate nazionali ma è un sotterfugio per rilanciare l’economia tedesca e in parte francese» . In alternativa, ha suggerito misure più concrete: “lo spostamento di truppe dal centro Europa verso i confini orientali; l’approntamento di depositi; l’approntamento di riserve” .
Il generale ha rivolto parole dure anche a Ursula von der Leyen, definendo la crisi europea non come conseguenza di Donald Trump, bensì delle politiche dello stesso ex presidente degli Stati Uniti .
Sull’ipotesi di fondare un partito personale, Vannacci ha confermato che rimarrà nella Lega, affermando: “Rimarrò nella Lega, perché ritengo sia la cosa giusta da fare; anzi, la vannaccizzerò” . Tuttavia, non esclude la possibilità di assolversi a ruoli di leadership in futuro: “Dipende dal popolo… In generale, non rifiuto mai le responsabilità” .
Parlando invece di Donald Trump, il generale ha espresso ammirazione, definendolo “un patriota”, capace di servire il proprio popolo con dedizione: “È un patriota. Fa ciò che ogni politico dovrebbe fare: servire il proprio popolo” . Infine, su una possibile strategia protezionistica, ha sottolineato come “i dazi non sono né positivi né negativi, ma possono essere uno strumento per difenderci dalla globalizzazione, che ha danneggiato l’Europa favorendo i BRICS” .
Nel complesso, l’intervento del generale Roberto Vannacci alla Versiliana ha puntato il dito verso le istituzioni europee e i leader stranieri, dipingendo una linea di rottura rispetto alle visioni tradizionali del centrodestra. Il tono provocatorio, le battute su Macron e la difesa delle posizioni sovraniste confermano la contrapposizione radicale tra Vannacci e le élite politiche europee attuali. Il generale ha ribadito il proprio radicamento nel partito di Matteo Salvini, ma ha affermato senza esitazioni che le future responsabilità dipenderanno dal consenso popolare e dalla capacità di rinnovare il ruolo della Lega nel panorama nazionale.
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