Una giovane donna, attivamente coinvolta nelle manifestazioni pro Gaza, è attualmente ricoverata in gravi condizioni all’ospedale Sant’Orsola di Bologna. La ragazza ha subito un grave infortunio al volto, rischiando di perdere un occhio, dopo essere stata colpita da un lacrimogeno sparato dalle forze dell’ordine durante le proteste che si sono svolte nella serata di ieri nelle vicinanze della stazione ferroviaria. La manifestante faceva parte di un corteo che si opponeva al blocco della Flottila da parte di Israele e, insieme a centinaia di altre persone, ha cercato di entrare nella stazione, dove si sono verificati scontri con gli agenti.
Il colpo che ha ferito gravemente la giovane è avvenuto mentre le forze di polizia tentavano di disperdere la folla, che aveva bloccato la circolazione dei treni. Subito dopo l’incidente, la ragazza, visibilmente sanguinante, è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata d’urgenza al pronto soccorso. Qui, i medici hanno riscontrato danni significativi a uno dei suoi occhi e hanno deciso di procedere con un intervento chirurgico delicato per tentare di salvaguardare la sua vista. Al momento, i medici hanno riservato la prognosi per ulteriori valutazioni delle sue condizioni cliniche.
Oltre alla giovane manifestante, altre tre persone sono state portate in pronto soccorso a seguito dei disordini, sebbene le loro condizioni non siano state giudicate gravi. Gli scontri tra manifestanti e polizia si sono intensificati, con l’uso di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine per disperdere la folla e ripristinare l’ordine.
Le manifestazioni di ieri a Bologna sono state tra le prime in Italia a rispondere al blocco della Flottila, con diversi cortei che hanno attraversato le strade della città. Già in mattinata, gruppi di studenti universitari avevano occupato il rettorato dell’Università di Bologna, creando un clima di tensione che ha preceduto gli eventi della serata. Durante il pomeriggio, un gruppo di manifestanti ha tentato di entrare nella stazione di Bologna, che era stata sbarrata da polizia e carabinieri in assetto antisommossa.
Nel corso della serata, dopo il grande corteo, un gruppo di attivisti si è distaccato dalla manifestazione principale e si è diretto verso la stazione, che era stata chiusa al traffico. In risposta, le forze dell’ordine hanno utilizzato lacrimogeni per disperdere i manifestanti, mentre alcuni di questi hanno iniziato a lanciare oggetti contro gli agenti, creando una situazione di caos e tensione.
Questi eventi hanno sollevato interrogativi sulla gestione delle manifestazioni e sull’uso della forza da parte delle forze dell’ordine. Le autorità locali stanno monitorando la situazione, mentre i gruppi di attivisti continuano a denunciare la repressione delle manifestazioni pacifiche e la violazione dei diritti civili.
La vicenda della giovane manifestante ha attirato l’attenzione non solo dei media, ma anche di organizzazioni per i diritti umani, che hanno espresso preoccupazione per il crescente uso della violenza nelle manifestazioni pubbliche. La gravità dell’incidente ha spinto a una riflessione più ampia su come le autorità gestiscono le proteste e su quali misure di sicurezza dovrebbero essere adottate per proteggere i cittadini.



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