Nuovi sviluppi emergono dopo il confronto avvenuto tra Marino Bartoletti e Selvaggia Lucarelli in seguito alla recente edizione del Festival di Sanremo. La scrittrice ha condiviso su Instagram alcuni screenshot di commenti in cui il giornalista esprime la sua intenzione di intraprendere un’azione legale nei suoi confronti per gli insulti ricevuti sui social durante la puntata di “Domenica In”.
Nel suo post, Lucarelli ha scritto: “Adesso è passato a dire che è lui che querela me, questa signora, madonna che imbarazzo.” I commenti pubblicati mostrano Bartoletti rispondere a chi criticava il modo in cui la scrittrice era stata attaccata per aver espresso la sua opinione su una canzone di Simone Cristicchi. Il giornalista ha affermato: “Si dà il caso che la verità sia la mia. E infatti querelerò questa signora per gli insulti che mi ha rivolto.”
In risposta a queste dichiarazioni, Lucarelli ha mostrato incredulità e ha continuato a pubblicare ulteriori screenshot in cui commenta le affermazioni di Bartoletti, il quale sembra determinato a procedere con la querela. “Umiliarla no, ma probabilmente querelarla sì. Così rifletterà su quello che si è permessa di scrivere su di me. Non tutto può restare impunito,” ha scritto rispondendo a un utente.
La scrittrice ha anche aggiunto: “Adesso è lui che vuole le mie scuse. Un esempio meraviglioso di gaslighting,” riferendosi a un altro estratto in cui Bartoletti dichiarava di attendere le sue scuse, sicuro che non sarebbero mai arrivate.
L’episodio risale alla puntata di “Domenica In”, durante la quale i giornalisti hanno avuto l’opportunità di commentare i concorrenti della 75esima edizione di Sanremo. Durante il programma, Bartoletti ha elogiato Cristicchi per il suo brano “Quando sarai piccola,” ma ha anche aggiunto: “Qualcuno che pretende di trasferire agli altri la propria sporcizia mentale, ha scritto delle cose che ti hanno profondamente ferito.” Queste parole sono state interpretate da Lucarelli come un attacco diretto, il che ha innescato una reazione immediata da parte sua.
Lucarelli, che aveva criticato la canzone, ha risposto: “Giornalisti così abituati a fare slurp che ormai passano direttamente all’insulto nei confronti di chi coltiva ancora l’esercizio della critica.” Questo scambio ha dato vita a un acceso diverbio, culminando nella decisione di Bartoletti di considerare l’ipotesi di querela.
La questione ha suscitato un acceso dibattito tra gli utenti dei social media, con molti che si sono schierati da una parte o dall’altra. La polemica ha messo in luce le tensioni esistenti nel mondo del giornalismo e della critica musicale, evidenziando come le opinioni espresse possano generare reazioni forti e, talvolta, legali.
Inoltre, la situazione ha sollevato interrogativi sulla libertà di espressione e sui limiti della critica. La reazione di Bartoletti ha fatto discutere, con alcuni che lo sostengono nella sua decisione di proteggere la propria reputazione, mentre altri ritengono che la querela possa essere vista come un tentativo di silenziare le opinioni divergenti.
Il contesto di Sanremo ha aggiunto ulteriore intensità alla situazione, poiché le emozioni e le passioni legate alla musica sono sempre molto forti. La competizione annuale non solo celebra il talento, ma spesso genera anche polemiche e discussioni accese tra artisti, critici e giornalisti.
In questo clima di tensione, la figura di Lucarelli emerge come un simbolo di una critica audace e senza compromessi, mentre Bartoletti rappresenta una tradizione di giornalismo più conservatrice, che si sente minacciata dalle nuove forme di espressione. La loro disputa, quindi, non è solo personale, ma riflette anche un conflitto più ampio all’interno del panorama mediatico italiano.
La questione della querela potrebbe avere ripercussioni significative non solo per i due protagonisti, ma anche per il modo in cui la critica viene percepita e gestita nel contesto contemporaneo. Le parole e le azioni di entrambi potrebbero influenzare il discorso pubblico riguardo alla libertà di espressione e ai diritti degli individui di esprimere le proprie opinioni, anche quando queste possono risultare scomode.
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