Il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha ricordato, in occasione della Prima Conferenza europea di Ventotene per la Pace e la Democrazia, il valore fondativo dell’Unione Europea: superare i conflitti, difendere la dignità della persona e promuovere la libertà.
Nel messaggio inviato alla vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il Presidente della Repubblica ha sottolineato come l’esperienza dei confinati antifascisti a Ventotene rimanga un monito di grande attualità. “Fare l’Europa per superare la logica del conflitto e delle guerre, per evitare l’oppressione dell’uomo sull’uomo, per ribadire la dignità di ogni essere umano, di ogni persona. Questo fu il messaggio potente che venne dagli esponenti antifascisti reclusi nell’isola, la cui lezione di vita rappresenta un esempio per le giovani generazioni”, ha dichiarato Mattarella.
Il Capo dello Stato ha aggiunto che “i momenti formativi e di incontro che si succedono suonano conferma dell’attualità di ciò che a Ventotene, nelle sofferenze del confino, nacque. È un compito destinato a riproporsi per ogni generazione, quello di inverare i valori di libertà che caratterizzarono la battaglia dei fondatori”.
L’isola di Ventotene, luogo simbolico dove nel 1941 nacque il celebre “Manifesto per un’Europa libera e unita” scritto da Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, si conferma ancora oggi un riferimento culturale e politico. La Conferenza, voluta dal Parlamento europeo, ha l’obiettivo di rafforzare la memoria storica e rilanciare i principi di pace e democrazia che ispirarono i padri fondatori.
Le reazioni online
Il messaggio del Presidente, ripreso anche sui social, ha però scatenato numerosi commenti critici. Sulla pagina Facebook dell’ANSA, diversi utenti hanno contestato l’interpretazione storica, sostenendo che l’Unione Europea non abbia mantenuto la promessa originaria di garantire la pace. Alcuni hanno scritto che “se l’UE è nata per superare la logica delle guerre, ha fallito su tutta la linea” o che l’Europa “unita si sente più forte e ci sta portando dritto in guerra”.
Non sono mancate affermazioni ironiche e polemiche nei confronti di Mattarella, definito da alcuni come “il cartonato più costoso del pianeta”. Altri hanno sottolineato che l’Unione nacque come CEE, ossia per finalità economiche, e non come progetto di pace.
Tra i commenti più critici si leggono anche richiami agli interventi militari del passato: alcuni utenti hanno ricordato i bombardamenti sulla ex Jugoslavia negli anni ’90, sottolineando che “l’Europa è nata per ben altri interessi a vantaggio dei soliti noti”. Un altro scrive: “È commovente il discorso di pace fatto da un ex ministro che nel mandato ha fatto bombardare la Serbia”.
Molti interventi, infine, hanno collegato il tema della guerra all’attuale conflitto in Ucraina. Alcuni utenti hanno espresso timore che l’Italia possa essere trascinata in uno scontro diretto con la Russia, accusando le istituzioni europee di alimentare le tensioni. “Caro Presidente, non abbiamo l’anello al naso. I finti incidenti messi in scena per incolpare i russi e farci entrare in guerra sono delinquenziali. Ci affidiamo a Lei. Protegga il nostro Paese”, scrive un commentatore.
Il dibattito sul ruolo dell’Europa
La commemorazione a Ventotene e il messaggio di Mattarella hanno riportato al centro del dibattito il significato dell’integrazione europea e il ruolo dell’UE come garante di pace. Da un lato, le istituzioni ribadiscono la validità del progetto nato nel dopoguerra per superare le divisioni del continente; dall’altro, una parte dell’opinione pubblica manifesta crescente sfiducia, evidenziando contraddizioni storiche e politiche.



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