Giovanni Donzelli, responsabile Organizzazione di Fratelli d’Italia, ha espresso profonda preoccupazione per il caso che coinvolge il giornalista Sig. Ranucci, la Sig.ra Ghiglia e la Sig.ra Meloni, definendolo “una gravissima ferita alla tenuta democratica delle istituzioni”. Ha sottolineato che “non esiste alcuna giustificazione legale o costituzionale per cui un giornalista possa essere in possesso e diffondere conversazioni private tra un membro di un’Autorità di garanzia e un parlamentare, a meno che tali conversazioni non siano state consegnate spontaneamente. Anche un’autorità giudiziaria, in presenza di un’ipotesi di reato – che, peraltro, non sussiste in questo caso – non potrebbe utilizzare tali conversazioni senza l’esplicito consenso del Parlamento”.
Donzelli ha inoltre evidenziato che “nel caso specifico, Report ha pubblicato uno scambio di messaggi privati del 2021 tra la Sig.ra Ghiglia e la Sig.ra Meloni. Si tratta di un serio attacco alla tenuta democratica, non solo perché coinvolge l’attuale Presidente del Consiglio, ma anche perché, all’epoca dei fatti, la Sig.ra Meloni era il leader dell’unico partito di opposizione”.
Il responsabile Organizzazione di FdI ha sollevato interrogativi sulla condotta del Sig. Ranucci, chiedendosi se abbia “spiato per anni i membri delle Autorità di garanzia, incaricate di controllare il suo operato, o se abbia spiato il leader dell’unica opposizione nel 2021. In alternativa, si chiede se abbia sottratto, a posteriori, conversazioni private dell’attuale Presidente del Consiglio”. Donzelli ha inoltre affermato che “non è possibile invocare l’interesse pubblico all’informazione, poiché la contrarietà della Sig.ra Meloni al Green Pass era ampiamente nota e il suo apprezzamento per le decisioni del Garante della privacy era pubblico”.
Conclude affermando che “indipendentemente dal punto di vista, si tratta di una violazione palese della Costituzione e delle leggi che garantiscono la tenuta democratica, e non più di giornalismo di inchiesta, che tutti difendiamo e tuteliamo. Le opposizioni, per prime, dovrebbero preoccuparsi di questa pericolosa deriva anticostituzionale”.



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