Kabir Bedi, a 79 anni, rimane nell’immaginario collettivo come l’indimenticabile Sandokan, il personaggio che lo ha reso una star internazionale a partire dalla serie TV del 1976. In una recente intervista, l’attore ha confessato: “Ancora oggi per strada mi chiamano così“, raccontando persino di una fan così devota da seguirlo in ogni parte del mondo, al punto da richiedere l’intervento della sicurezza.
Nato in India e cresciuto ai piedi dell’Himalaya, Bedi ha avuto una giovinezza fuori dal comune: per tre mesi seguì la madre diventando monaco buddista, vagando per le strade di Rangoon all’alba “con la testa rasata e l’abito arancione”. Un’esperienza spirituale che ha sempre ricordato come formativa.
La svolta arrivò quando il regista Sergio Sollima cercava “un attore asiatico” per il ruolo della Tigre della Malesia. Dopo un primo incontro, Bedi fu chiamato a Roma per un provino maratona: “Feci prove a cavallo, a nuoto, di duello con la spada, di trucco e di scene romantiche. Dopo una settimana la parte era mia”, ha raccontato. Una delle sequenze più iconiche, il salto sotto la pancia della tigre, fu in realtà un capolavoro di montaggio: “Troppo rischioso. Girammo molte inquadrature spezzate per creare l’illusione. Mi sono trovato davvero solo con la tigre che avanzava verso di me”. Sulla notizia di un nuovo Sandokan con Can Yaman, Bedi si è detto favorevole: “È una buona cosa, gli auguro il meglio”.
La vita sentimentale di Bedi è stata ricca e intensa. Attualmente sposato dal 2016 con Parveen Dusanj (la sua quarta moglie, che lo fece “aspettare 10 anni” prima di dire sì), l’attore ha mantenuto un rapporto di amicizia con tutte le ex mogli: “Rompere è doloroso, ma l’importante è ciò che resta. Sono orgoglioso di essere rimasto amico di tutte”.
Tra gli aneddoti più piccanti, ha rievocato una serata romana con Gina Lollobrigida, all’apice del suo fascino. “Mi invitò a cena in un bel ristorante. Portai anche la mia fidanzata, un’attrice molto famosa in India. Ma Gina la ignorò, parlava solo con me. C’era una band, mi invitò a ballare, flirtava. Io ero emozionato, era una leggenda”. A fine serata, la Lollobrigida gli pose un ultimatum: “Mi chiese di scegliere tra lei e la mia fidanzata. Seguii il cuore”.
Kabir Bedi incarna il fascino senza tempo di un’epoca d’oro della televisione, ma anche la complessità di una vita vissuta tra spiritualità, successo planetario e relazioni appassionate. La sua storia dimostra come un personaggio iconico possa definire una carriera, ma non limitare la profondità di un uomo che ha attraversato continenti, set e sentimenti con uguale intensità. Oggi, mentre la Rai prepara un nuovo capitolo della saga, Bedi rimane il Sandokan originale, un mito che ha scelto, alla fine, di seguire sempre il proprio cuore.



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