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Nasconde il corpo della madre defunta per incassare la pensione: la vittima è Lidia Ardizzoni, “molto affezionata al figlio”



Il cadavere di Lidia Ardizzoni, una donna di 90 anni, è stato rinvenuto in un garage nel Ferrarese, avvolto nel cellophane e in avanzato stato di decomposizione. Secondo le indagini preliminari, il corpo sarebbe rimasto nascosto per almeno quattro mesi. A compiere l’occultamento sarebbe stato il figlio 54enne, con l’intenzione di continuare a riscuotere la pensione della madre.



Le autorità hanno avviato le indagini dopo che i vicini della donna avevano segnalato di non vederla da mesi e di non avere sue notizie dal dicembre scorso. Lunedì 5 maggio, i Carabinieri sono intervenuti presso l’abitazione della famiglia. Durante l’ispezione, il corpo è stato scoperto nel garage, adagiato su una brandina e nascosto sotto una pila di cuscini.

Le ipotesi di reato formulate al momento sono quelle di occultamento di cadavere e indebita percezione di erogazioni pubbliche. Anche la compagna del figlio, una donna di 53 anni, è attualmente indagata nell’ambito dell’inchiesta.

Secondo quanto riportato da alcune fonti locali, tra cui La Gazzetta di Modena, il decesso della donna sarebbe avvenuto per cause naturali e sarebbe stato ufficialmente constatato il 4 gennaio dal personale sanitario del 118, intervenuto presso l’abitazione. Tuttavia, sembra che il decesso non sia stato comunicato alle autorità competenti, consentendo così al figlio di continuare a percepire la pensione della madre senza destare sospetti.

L’autopsia sul corpo della donna sarà eseguita su disposizione della pubblico ministero Sveva Insalata, al fine di escludere qualsiasi dubbio riguardo alle cause della morte. Al momento, l’ipotesi di omicidio sembra essere esclusa.

Il figlio di Lidia Ardizzoni avrebbe ammesso le proprie responsabilità, spiegando agli inquirenti che il gesto è stato dettato dalla disperazione per le difficoltà economiche che stava affrontando. L’uomo lavorava come rappresentante di prodotti per bar, ma le sue entrate, unite a quelle della compagna, non erano sufficienti a far fronte alla crisi economica della famiglia.

I Carabinieri, coordinati dalla Procura, stanno ora cercando di chiarire alcuni aspetti fondamentali della vicenda: come sia nata l’idea dell’occultamento del cadavere e se il figlio abbia agito da solo o con l’aiuto di altre persone. Entrambi gli indagati sono assistiti dall’avvocato Denis Lovison.

I vicini della donna hanno descritto Lidia Ardizzoni come una persona gentile e generosa, molto legata al figlio. “Era una donna buona e generosa”, ha dichiarato una vicina alla stampa locale. Il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, ha espresso il proprio sconcerto per quanto accaduto: “Rimango sconcertato. Mai avrei pensato che in una piccola comunità si verificassero situazioni come questa”. Ha poi aggiunto: “Sono azioni che lasciano interdetti. Sono in corso indagini quindi non ci si può sbilanciare troppo sull’accaduto. Posso soltanto dire di avere massima fiducia negli inquirenti, nella speranza che si possano presto chiarire le dinamiche e restituire alla signora il rispetto e la dignità che le sono venute meno”.



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