Emanuela B.La Procura indaga per omicidio colposo dopo la morte di un neonato di due mesi, ricoverato a Fermo. I genitori chiedono chiarezza sui fatti. Un dramma ha sconvolto la città di Fermo: un neonato di due mesi è deceduto nel reparto di pediatria dell’ospedale pochi giorni dopo il ricovero. La tragedia, che ha lasciato una famiglia distrutta dal dolore, ha portato la Procura ad aprire un fascicolo per omicidio colposo, iscrivendo nel registro degli indagati nove medici che si sono occupati del piccolo.
Un peggioramento improvviso
Come ricostruito dal Resto del Carlino, i genitori del neonato si erano accorti di alcuni segnali di malessere all’inizio del mese. Inizialmente sembrava trattarsi di un comune malanno stagionale, ma poi hanno notato sangue nelle feci del bambino e si sono rivolti alla pediatra di famiglia. Quest’ultima, però, li aveva tranquillizzati.
Pochi giorni dopo, le condizioni del piccolo si sono aggravate rapidamente con difficoltà respiratorie. A quel punto, i genitori lo hanno portato al pronto soccorso, e il neonato è stato ricoverato nel reparto di pediatria dell’ospedale di Fermo.
Tentativi inutili di salvare il bambino
Nonostante le cure iniziali sembrassero dare risultati incoraggianti, il cuore del piccolo ha smesso di battere due giorni dopo il ricovero. I medici hanno tentato disperatamente di rianimarlo, ma senza successo.
Distrutti dal dolore, i genitori hanno deciso di presentare una denuncia per far luce sull’accaduto.
L’indagine della Procura
La Procura di Fermo ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo. Nove medici sono stati iscritti nel registro degli indagati, un atto definito “dovuto” per permettere loro di nominare consulenti di parte che possano assistere all’autopsia sul corpo del neonato.
L’avvocato della famiglia ha dichiarato:
“I genitori non accusano nessuno, ma vogliono sapere cosa è successo. Il loro dolore è immenso e meritano delle risposte”.
L’importanza dell’autopsia
Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso e a stabilire se ci siano stati errori medici o se il tragico epilogo fosse inevitabile. La famiglia, intanto, si aggrappa alla speranza di ottenere verità e giustizia, mentre la comunità resta colpita da un dramma che nessun genitore dovrebbe mai affrontare.
La vicenda solleva interrogativi sull’assistenza sanitaria e invita a riflettere sull’importanza di un’indagine accurata per fare piena luce su quanto accaduto.
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