Hamas ha comunicato di aver rinvenuto il corpo di un ostaggio israeliano, una notizia che segna un ulteriore capitolo tragico nella lunga vicenda dei rapimenti nella Striscia di Gaza. La notizia è stata inviata ai mediatori internazionali nella serata di oggi, suscitando ansia e attesa tra le famiglie degli ostaggi ancora in mano al gruppo islamista.
Secondo quanto riportato da Ynet, Hamas ha annunciato che il corpo sarà consegnato alla Croce Rossa intorno alle 23 ora locale (22 in Italia). Tuttavia, l’identità della vittima non è stata ancora rivelata, lasciando le famiglie degli ostaggi in uno stato di preoccupazione e incertezza.
Il Times of Israel ha riferito che la Croce Rossa internazionale si occuperà del ritiro della bara da Hamas e del trasferimento verso le forze di difesa israeliane (IDF) presenti nella Striscia di Gaza. Una breve cerimonia di commemorazione, officiata da un rabbino militare, si svolgerà prima del trasferimento della salma all’istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv, dove verranno effettuati gli esami necessari per l’identificazione ufficiale del corpo. Solo dopo il riconoscimento sarà possibile comunicare il nome dell’ostaggio alle famiglie e ai media.
Le notizie sul ritrovamento del corpo giungono in un contesto di crescente violenza nella regione. Nove membri di una famiglia sono stati uccisi in un attacco israeliano a Zeitoun, un quartiere della città di Gaza, dove le forze israeliane hanno aperto il fuoco su un veicolo, accusandolo di aver superato la cosiddetta “linea gialla”, che segna le aree sotto il controllo dell’esercito israeliano. Al Jazeera ha riportato che dall’inizio del cessate il fuoco, Israele ha ucciso 28 persone.
La Protezione Civile di Gaza ha confermato che nove persone sono state uccise in un attacco contro un autobus nella parte orientale di Zeitoun. Il portavoce dell’agenzia controllata da Hamas, Mahmud Bassal, ha dichiarato: “Le squadre di soccorso hanno potuto recuperare nove corpi a seguito dell’attacco da parte dell’occupazione israeliana a un autobus che trasportava sfollati”. L’esercito israeliano ha specificato di aver aperto il fuoco contro un veicolo che aveva oltrepassato la demarcazione prevista dal cessate il fuoco.
Questo incidente conferma parzialmente quanto riportato da Al Jazeera, secondo cui un attacco israeliano su un minibus della famiglia Abu Shaaban nello stesso quartiere di Zeitoun aveva provocato la morte di 11 persone, tra cui sette bambini e tre donne. Questo evento rappresenta una delle violazioni più gravi del cessate il fuoco in corso con Hamas.
L’attacco è stato condannato da Hamas come un “massacro” e sottolinea i rischi per i civili palestinesi, che spesso non conoscono la posizione esatta delle forze israeliane lungo la linea gialla. Nonostante le promesse da parte delle autorità israeliane di una chiara marcatura delle demarcazioni, gli incidenti continuano a verificarsi, creando un clima di tensione e paura.
La situazione attuale nella Striscia di Gaza è caratterizzata da una serie di eventi tragici che evidenziano le complessità del conflitto israelo-palestinese. Il ritrovamento del corpo dell’ostaggio israeliano e gli attacchi recenti mettono in luce la fragilità della tregua e il continuo rischio di escalation della violenza. Le famiglie degli ostaggi vivono nella speranza di notizie, mentre la comunità internazionale osserva con apprensione gli sviluppi della situazione.



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