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Ossessione per il Covid, in Spagna genitori tengono i figli rinchiusi in casa per anni



Un evento sconvolgente ha scosso la comunità di Oviedo, nelle Asturie, dove un uomo e una donna sono stati arrestati con l’accusa di aver segregato i loro tre figli minorenni per oltre tre anni e mezzo. I bambini, due gemelli di otto anni e il fratello maggiore di dieci, vivevano in totale isolamento, circondati da sporcizia e rifiuti, privati di qualsiasi contatto con il mondo esterno.



L’agenzia Efe ha riferito che la giustizia spagnola ha convalidato l’arresto della coppia, accusata di gravi reati come violenza domestica, maltrattamento psicologico e abbandono di minori. L’allarme è stato lanciato da una residente del quartiere, insospettita da strani movimenti e dall’inquietante silenzio che avvolgeva la casa. Da questa segnalazione è partita un’indagine della polizia locale.

Il capo della polizia di Oviedo, Javier Lozano, durante una conferenza stampa ha dichiarato: “In un primo momento non c’era nulla che facesse pensare a una situazione anomala”. Tuttavia, un dettaglio ha destato la curiosità degli investigatori: la frequenza elevata delle consegne a domicilio. Cibo e beni di prima necessità venivano ordinati online, ma nessuno vedeva mai uscire i membri della famiglia.

Quando gli agenti sono entrati nella casa, si sono trovati davanti a una scena scioccante. “Sono rimasti di stucco”, ha detto Lozano. I tre bambini erano rinchiusi in stanze sporche e piene di rifiuti, completamente isolati dal mondo esterno. Non frequentavano la scuola, non uscivano mai e non avevano alcuna vita sociale. Erano come prigionieri sotto il controllo costante dei genitori.

La coppia, composta da un uomo di nazionalità tedesca e una donna con doppia cittadinanza tedesca e statunitense, sembra vivere in una condizione di auto-reclusione volontaria. Entrambi indossavano regolarmente mascherine sanitarie anche dentro casa, alimentando nei poliziotti il sospetto che la loro decisione di isolarsi – e isolare i figli – potesse essere legata a un terrore ossessivo del contagio da Covid-19. Questa ipotesi è ancora da verificare, ma potrebbe indicare uno stato mentale fortemente alterato.

I tre minori sono stati immediatamente affidati ai servizi sociali e trasferiti in una struttura protetta. Le autorità stanno ora cercando di approfondire il contesto familiare per capire se ci siano stati segnali ignorati in passato o se la famiglia fosse già monitorata da qualche ente di controllo.

L’intera vicenda ha sollevato molte domande sulla capacità delle autorità di individuare tempestivamente situazioni di abuso o negligenza. La comunità locale è sotto shock e si interroga su come sia stato possibile che una tale situazione sia andata avanti per così tanto tempo senza essere scoperta.



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