Il fratello di Pamela Petrarolo, Manuel, è sparito da due anni. La sua scomparsa è stata raccontata dalla sorella nel programma televisivo “La Volta Buona”.
La sparizione di Manuel Petrarolo, 35 anni, è avvenuta all’improvviso e senza lasciare tracce. La sorella, Pamela Petrarolo, conosciuta per la sua partecipazione a “Non è la Rai”, ha condiviso dettagli sulla vicenda nel corso di un’intervista con Caterina Balivo. Ha raccontato che una mattina il fratello è uscito di casa e non ha più fatto ritorno, lasciando la famiglia senza notizie da allora. La madre di Pamela ha confidato che credeva che Manuel stesse attraversando un periodo di forte depressione, ma mai avrebbe immaginato che non sarebbe più tornato.
Nel tentativo di spiegare le possibili ragioni della scomparsa di Manuel, Pamela ha rivelato che il fratello era sempre stato una persona introversa. Ha ipotizzato che potesse avere sofferto vedendo i suoi fratelli costruirsi una famiglia mentre lui era rimasto a casa. Inoltre, il padre si era ammalato e Manuel lo aveva accudito con dedizione.
Nonostante la sua assenza fisica, ci sono stati segnali che hanno fatto sperare la famiglia. Pamela ha raccontato che un giorno la madre ha ricevuto una telefonata da una donna sconosciuta, che affermava di avere una lettera scritta da Manuel. L’incontro è avvenuto in un supermercato, dove la signora ha consegnato la lettera senza fornire ulteriori informazioni. La madre di Pamela è convinta che Manuel fosse nei paraggi per assicurarsi che la lettera arrivasse a destinazione. La famiglia ha riconosciuto la calligrafia del fratello, confermando l’autenticità della lettera.
Questa storia non è nuova per chi segue le vicende della famiglia Petrarolo. Già a febbraio, durante un’apparizione a “Verissimo”, Pamela aveva lanciato un appello per ritrovare il fratello. Le sue preoccupazioni si sono intensificate col passare del tempo, alimentate dal timore che Manuel possa essere stato coinvolto in una setta.
La sorella ha espresso il suo timore che Manuel possa essersi cacciato nei guai, forse entrando in contatto con un gruppo settario. Dopo la scomparsa, il telefono di Manuel è rimasto spento, ma per sei mesi la famiglia ha ricevuto messaggi sporadici con frasi come “Mamma sto bene” e “Papà non ti preoccupare, ti voglio bene”. Questi messaggi hanno rappresentato un filo di speranza per i genitori, ma da qualche tempo non ne ricevono più.
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