A seguito della circolare emessa dal Viminale venerdì scorso, che richiedeva un riesame e un possibile potenziamento delle misure di sicurezza per i profili a rischio, sono state adottate nuove misure di protezione per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Fonti governative, contattate dall’ANSA, hanno confermato le informazioni già riportate dal quotidiano Il Messaggero.
Le misure di sicurezza per i tre leader del governo sono state elevate al livello “eccezionale”, il che implica l’impiego di due o tre auto blindate, ciascuna con tre agenti di scorta. Secondo quanto riportato, Meloni, Tajani e Salvini avevano scelto, all’inizio della legislatura, di mantenere una scorta di secondo livello, considerata ora inadeguata dagli apparati di sicurezza dopo l’assassinio di Kirk.
Nella giornata di ieri, i tre membri del governo sono apparsi in pubblico su un palco, circondati da un dispositivo di sicurezza notevolmente potenziato rispetto al solito. Almeno sei agenti erano presenti intorno a Giorgia Meloni, mentre un settimo agente portava una valigetta nera contenente un telo antiproiettile, pronto per ogni eventualità.
Il vicepremier Antonio Tajani, in un’intervista al termine del question time in Senato, ha commentato l’innalzamento del livello di sicurezza. “Io ho sempre detto che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta alla presidente del Consiglio, al vicepresidente Salvini e a me, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori. Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno,” ha dichiarato Tajani, evidenziando la necessità di un approccio più pacato nel dibattito pubblico.
L’omicidio di Charlie Kirk ha avuto un forte impatto sulla percezione della sicurezza tra i leader politici italiani, portando a una revisione delle misure esistenti. La decisione di aumentare la protezione riflette le preoccupazioni per la sicurezza dei membri del governo, in un contesto politico caratterizzato da tensioni crescenti e da un clima di incertezza.
Le misure di sicurezza per i membri del governo non sono una novità, ma l’innalzamento a un livello eccezionale rappresenta un cambiamento significativo nella strategia di protezione. Le autorità competenti stanno monitorando attentamente la situazione e valutando ulteriori misure per garantire la sicurezza dei vertici politici.
Inoltre, è importante notare che la sicurezza dei leader politici è una questione di grande rilevanza non solo per la loro incolumità, ma anche per la stabilità del governo e la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. In un periodo in cui l’attenzione pubblica è alta, ogni incidente che coinvolge la sicurezza dei politici può avere ripercussioni significative sulla percezione della sicurezza pubblica e sulla credibilità delle istituzioni.
La reazione immediata degli apparati di sicurezza e la decisione di rafforzare le misure di protezione sono indicative della serietà con cui viene affrontata la questione della sicurezza. Le autorità stanno lavorando per garantire che eventi simili non si ripetano, e che i leader politici possano svolgere le loro funzioni senza timori per la propria incolumità.


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