Un significativo progresso nella chirurgia oncologica è stato recentemente registrato all’Ospedale del Mare di Napoli, dove un paziente affetto da un tumore al IV stadio dell’intestino è stato sottoposto a un intervento di gastro-entero anastomosi, una tecnica innovativa che non richiede incisioni chirurgiche. Questo approccio ha permesso di affrontare una stenosi duodenale e biliare, una condizione caratterizzata dal restringimento dell’intestino causata da un tumore del distretto ampullare.
L’intervento è stato realizzato completamente per via orale, eliminando la necessità di un taglio e garantendo al paziente un’esperienza priva di dolore. Il paziente, che aveva già subito una colangio-pancreatografia endoscopica retrograda (Ercp) per la stenosi biliare, non era idoneo a sottoporsi a procedure chirurgiche tradizionali. A guidare l’operazione è stato il dottor Leonardo De Luca, direttore dell’Unità Operativa Complessa di gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’Ospedale del Mare, coadiuvato dal suo team di medici e infermieri, con il supporto dell’anestesista Francesca Ferraro.
La gastro-entero anastomosi è una procedura mininvasiva di grande rilevanza clinica, poiché consente di superare le ostruzioni del tratto digestivo superiore creando un nuovo collegamento tra lo stomaco e una delle anse intestinali. Questo è reso possibile grazie all’inserimento di una protesi metallica corta e auto-espandibile, che viene rilasciata in sede sotto guida eco-endoscopica, utilizzando strumenti che permettono di visualizzare l’interno del corpo attraverso la bocca.
Uno dei principali vantaggi di questo intervento è la sua durata, che si attesta intorno ai 30 minuti. Grazie alla sua natura mininvasiva, i tempi di anestesia sono notevolmente ridotti, così come i rischi chirurgici e la necessità di una lunga degenza ospedaliera. Il paziente operato ha potuto riprendere una dieta liquida già 12 ore dopo l’intervento, evidenziando l’efficacia della tecnica. Come confermato dal dottor De Luca, “l’esecuzione di tale intervento segna un traguardo significativo per l’endoscopia interventistica ad alta complessità, ampliando l’accesso a trattamenti innovativi che riducono la necessità di chirurgie invasive e migliorano sensibilmente la qualità di vita dei pazienti”.
L’innovativa procedura non solo rappresenta un’alternativa valida alle tecniche chirurgiche tradizionali, ma sottolinea anche l’importanza dell’integrazione tra gastroenterologia, oncologia e chirurgia. L’obiettivo è fornire cure sempre più efficaci e sicure per i pazienti affetti da patologie complesse come il cancro. Questo intervento ha il potenziale di rivoluzionare il modo in cui vengono trattate le ostruzioni intestinali, offrendo una soluzione meno traumatica e più rapida per i pazienti.
L’operazione all’Ospedale del Mare di Napoli si inserisce in un contesto più ampio di progressi nella medicina e nella tecnologia chirurgica. La continua ricerca e l’innovazione nel campo della gastroenterologia stanno portando a risultati sempre più promettenti, contribuendo a migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici. La possibilità di affrontare situazioni critiche senza interventi invasivi rappresenta un passo avanti significativo nella lotta contro il cancro e le sue complicazioni.
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