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Piera Maggio e Piero Pulizzi nel giorno del compleanno di Denise Pipitone: “Le segnalazioni continuano ad arrivare”



Denise Pipitone, la bambina scomparsa a soli quattro anni il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo, oggi compirebbe 25 anni. In occasione di questa ricorrenza, i genitori Piera Maggio e Piero Pulizzi sono intervenuti pubblicamente per ricordare la figlia e ribadire la volontà di non arrendersi. Ospiti del programma televisivo Verissimo, hanno raccontato ancora una volta il loro dolore e la forza con cui affrontano ogni giorno, da oltre due decenni, nella speranza di poterla riabbracciare.



Nonostante l’assenza di novità giudiziarie rilevanti, la madre ha rivelato che continuano ad arrivare segnalazioni: “Arrivano quotidianamente segnalazioni, le valutiamo tutte per capire se possa essere Denise o meno. Vanno selezionate, ma tanti si impegnano per aiutare nelle ricerche. Un paio di anni fa è arrivata una segnalazione importante, spesso non ne parliamo, stiamo con i piedi per terra, abbiamo sofferto abbastanza e non vogliamo illuderci”.

Il padre ha confermato che, nonostante il lungo silenzio, la speranza resta viva: “Aspettiamo il ‘miracolo’, il giorno che verrà a suonare davanti casa e dirà ‘mamma, papà, sono qua’”. Parole semplici che trasmettono la profondità del legame familiare e il peso dell’assenza.

Durante l’intervista, i genitori hanno ricordato anche alcuni momenti vissuti con Denise prima della scomparsa. Piero Pulizzi ha raccontato di essere stato chiamato da lei “Giovanni”, un nome scelto per proteggerla, poiché all’epoca Piera Maggio era sposata con un altro uomo, Tony Pipitone, da cui la bambina aveva preso il cognome. “L’ho saputo tramite una telefonata – ha detto Pulizzi – l’ultima volta che ho visto Denise è stata quella stessa mattina, ci siamo mandati dei baci”.

La vicenda giudiziaria, che ha suscitato grande attenzione pubblica, ha visto alla sbarra Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise, figlia di Piero Pulizzi. Fu accusata di concorso in sequestro di minore, ma al termine del processo fu assolta per insufficienza di prove. Da allora, ha spiegato Pulizzi, i rapporti con le sue figlie si sono interrotti: “Noi accettiamo cosa è emerso dai processi ma abbiamo sempre lo stesso pensiero”, hanno commentato i genitori.

In occasione del compleanno, è stata diffusa una nuova immagine di “age progression”, una ricostruzione realizzata digitalmente da una specialista americana, basata sui tratti dei genitori, per mostrare come potrebbe apparire oggi Denise da adulta. L’immagine è stata pubblicata sui canali ufficiali della famiglia, accompagnata dall’invito alla massima condivisione.

Sui social, il padre ha dedicato un messaggio personale alla figlia: “Denise, amore mio, oggi è il tuo compleanno e il mio cuore è pieno di nostalgia e di amore per te. Anche se sono passati 21 anni senza averti al mio fianco, ogni giorno è stato un’eternità senza la tua presenza. Spero che tu sia felice e che la tua vita sia piena di luce e di gioia. Ti voglio bene, papà Pietro”.

Anche Mazara del Vallo ha voluto ricordare la bambina. Il sindaco Salvatore Quinci ha scritto in un messaggio istituzionale: “Strappata all’affetto dei suoi cari quando aveva solo 4 anni in una calda giornata di settembre, Denise Pipitone compie oggi 25 anni… Il primo settembre, giorno del rapimento, e il 26 ottobre, giorno del compleanno, sono date che riportano alla memoria un dramma tuttora vissuto…”.

Nel messaggio condiviso dai genitori, si legge ancora: “Denise, ci manchi tantissimo. Ovunque tu sia, sappi che la tua famiglia ti ama con tutto il cuore e non smetteremo mai di cercarti, la nostra forte speranza è di poterti riabbracciare presto. I tuoi genitori”.

Nonostante il tempo trascorso, l’attenzione pubblica sul caso non si è mai completamente affievolita. La figura di Denise è rimasta impressa nella memoria collettiva e continua a rappresentare un simbolo di speranza per tutte le famiglie che vivono esperienze simili. Ogni anno, ogni anniversario, è un’occasione per rinnovare l’impegno nella ricerca della verità, nella fiducia che un giorno quel silenzio lungo ventuno anni possa finalmente interrompersi.



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