Nel 1959 una giovanissima Priscilla Beaulieu conobbe Elvis Presley in Germania. Da lì nacque una relazione intensa, segnata da controllo, glamour e dolore, fino alla confessione shock dell’attrice a 80 anni.
Priscilla Presley ha deciso di rompere il silenzio e raccontare tutta la verità sulla sua vita accanto a Elvis Presley, il re del rock and roll. La loro storia, iniziata nel 1959 quando lei aveva appena 14 anni e lui 24, è stata a lungo descritta come una favola, ma dietro le luci di Graceland si nascondevano sacrifici, rinunce e un controllo costante che hanno segnato la vita della giovane donna.
Il primo incontro avvenne in Germania, dove Elvis si trovava per il servizio militare e Priscilla viveva con la famiglia, essendo figlia di un ufficiale dell’aeronautica. Da subito si instaurò un legame che negli anni successivi continuò attraverso lettere e telefonate. Nel 1963, a 17 anni, Priscilla si trasferì a Memphis, ufficialmente per terminare gli studi, ma di fatto per vivere accanto al cantante.
In quegli anni la ragazza venne plasmata secondo i desideri di Elvis. Come ha raccontato nella sua autobiografia Elvis and Me, “non dovevo mai essere vista senza trucco, non potevo indossare certi abiti, non potevo piangere, dovevo essere perfetta”. Nonostante ciò, l’amore che provava per lui la spinse a resistere.
Il matrimonio arrivò nel 1967 a Las Vegas, un evento mediatico seguito in tutto il mondo. L’anno successivo nacque Lisa Marie Presley, unica figlia della coppia. Ma proprio dopo la nascita di Lisa iniziarono i problemi: secondo Priscilla, Elvis cominciò a vederla più come madre che come compagna. “Elvis mi mise su un piedistallo, ma da quel piedistallo non si poteva scendere e non potevo più essere vista come una donna”, ha dichiarato.
La vita a Graceland, pur tra agi e lusso, divenne sempre più solitaria. Elvis era spesso lontano per i tour o rinchiuso nei suoi impegni a Las Vegas. L’abuso di farmaci e i tradimenti peggiorarono il rapporto. Priscilla cercò di ritrovare sé stessa attraverso nuove attività, come la danza e il karate, dove conobbe Mike Stone, con cui visse una relazione che la spinse a prendere coscienza della crisi matrimoniale.
Nel 1972 comunicò la decisione di separarsi. Elvis reagì con dolore, ma lei rimase ferma: “Non lo lasciavo perché non lo amavo, lo lasciavo perché non potevo più perdermi in lui”. Il divorzio fu ufficializzato nel 1973, ma i due mantennero un rapporto civile, soprattutto per la figlia.
La morte improvvisa di Elvis, nel 1977 a soli 42 anni, sconvolse Priscilla: “Era come se una parte di me fosse morta con lui”, disse. Nonostante il divorzio, il legame era rimasto forte. Dopo la sua scomparsa, Priscilla prese in mano la gestione di Graceland per salvaguardare l’eredità di Elvis e garantirla a Lisa Marie, trasformando la villa in un museo che ancora oggi attira milioni di visitatori.
Parallelamente iniziò una nuova carriera: recitò in serie televisive come Dallas e nella celebre trilogia comica Una pallottola spuntata, costruendo un percorso autonomo lontano dall’ombra dell’ex marito. Pubblicò anche il libro Elvis and Me, che divenne un bestseller internazionale.
Nel 2023 Priscilla affrontò un nuovo dramma con la morte della figlia Lisa Marie, avvenuta a 54 anni. “Pensavo di aver provato ogni tipo di dolore, ma quello per un figlio è una ferita che non si chiude mai”, ha dichiarato.
Il punto di svolta è arrivato nel 2025, quando, all’età di 80 anni, ha raccontato pubblicamente le vere ragioni che la spinsero a lasciare Elvis: “Ho lasciato Elvis perché vivevo in una gabbia bella, dorata, ma sempre una gabbia. Non ero libera di pensare, di essere, di crescere e avevo paura di morire dentro quella gabbia”.
Le sue parole hanno fatto il giro del mondo, mostrando un ritratto intimo e doloroso della sua vita accanto al re del rock. “Elvis era un uomo meraviglioso, ma aveva bisogno di controllo. Io non avevo più voglia di essere controllata”, ha aggiunto.
Oggi Priscilla è considerata un’icona di resilienza e indipendenza, simbolo di una donna che, dopo anni di silenzio e di sacrifici, ha trovato il coraggio di raccontare la sua verità, trasformando la sua storia personale in un esempio di forza e rinascita.



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