​​


Referendum, Meloni lancia la campagna: “Votare Sì per una giustizia migliore”



La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha inaugurato ufficialmente la campagna elettorale per il referendum sulla giustizia del 2026, durante un intervento all’assemblea di Noi moderati. Con slogan incisivi e attacchi diretti a magistratura e opposizioni, Meloni ha posto una domanda retorica che si preannuncia centrale nei prossimi mesi: “Fatevi questa domanda: la giustizia in Italia funziona bene?”.



Nel suo discorso, Meloni ha sottolineato la necessità di riformare profondamente il sistema giuridico italiano, affermando che “dobbiamo riformare a fondo questa nazione, anche quando ci sono delle resistenze”. Ha messo in evidenza come le “incrostazioni” nel sistema portino a privilegi, sostenendo che la riforma proposta mira a separare le carriere tra giudice e pubblico ministero. Secondo lei, questo cambiamento garantirà una maggiore terzietà del giudice e un processo più equo. Tuttavia, questa interpretazione è stata contestata dai giudici, che ritengono che l’attuale sistema non favorisca la parzialità.

Inoltre, Meloni ha proposto l’introduzione del sorteggio per i membri del Consiglio Superiore della Magistratura (Csm), sostenendo che ciò libererebbe i magistrati dalle influenze delle correnti politicizzate. Questo tema è particolarmente sentito nella politica di centrodestra, che accusa storicamente i magistrati di essere politicizzati. Infine, ha menzionato la creazione di un’Alta corte disciplinare, che avrebbe il compito di giudicare i magistrati in caso di errori, un aspetto che, secondo molti, ha un impatto limitato sulla vita quotidiana dei cittadini.

Meloni ha insistito sul fatto che il contenuto della riforma sia di buon senso e ha criticato le opposizioni per le loro obiezioni. “Lo sanno anche molti di quelli che la contestano, salvo che qualche anno fa proponevano le stesse cose,” ha dichiarato, aggiungendo che le critiche provengono da chi non ha argomenti validi contro la riforma. Ha concluso la sua argomentazione con due punti chiave: “Punto primo: il governo a casa non ci va lo stesso, è chiaro?” e “I governi passano, ma le leggi restano, soprattutto quelle costituzionali.”

La presidente ha esortato gli elettori a votare per il cambiamento, chiedendo loro di riflettere sulla condizione della giustizia in Italia. “Fatevi questa domanda: la giustizia in Italia funziona bene? Se pensate che funzioni benissimo, potete rifiutare la riforma e andare a votare no. Ma se pensate che la giustizia in Italia possa migliorare, non vi fate dire niente che non sia ‘voglio una giustizia migliore’ e votate sì al referendum,” ha affermato.

Un altro tema centrale del discorso di Meloni è stata la riforma del premierato, un argomento che il governo desidera rilanciare prima della fine della legislatura. Ha dichiarato: “Una democrazia che non sa decidere è una democrazia mutilata. Le istituzioni devono essere capaci di rispondere alle istanze dei cittadini.” Questo approccio, secondo Meloni, garantirebbe governi stabili e scelti dal popolo, in grado di lavorare con una visione a lungo termine.

Meloni ha criticato coloro che, a suo avviso, hanno abusato del potere, affermando che ora provano “profondo disagio e animato sconcerto” per la riforma del premierato. Ha sottolineato che questa modifica darebbe all’Italia un peso maggiore a livello internazionale e migliorerebbe la capacità di pianificare strategie industriali e di spesa delle risorse. Ha inoltre risposto alle accuse delle opposizioni, che la accusano di volere i “pieni poteri”, affermando: “Noi stiamo banalmente cercando di restituire questi poteri ai cittadini.”



Add comment