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Santificazione di Carlo Acutis, il Times of Israel attacca: “Raccontava storie antisemite”



Domenica 7 settembre, Papa Leone XIV ha ufficialmente proclamato santo il giovane Carlo Acutis durante una cerimonia solenne tenutasi in piazza San Pietro a Roma. La canonizzazione del quindicenne, noto per il suo impegno nella diffusione della fede cattolica attraverso internet e soprannominato “l’influencer di Dio”, ha segnato un momento storico per la Chiesa cattolica, rendendolo il primo santo millennial. Tuttavia, l’evento non è stato privo di controversie, sollevando critiche da parte di alcuni esponenti della comunità ebraica.



Le polemiche sono legate a un archivio online creato da Acutis quando aveva appena 12 anni, dove aveva raccolto e documentato 108 presunti miracoli eucaristici. Tra questi, particolare attenzione è stata data ai cosiddetti miracoli dell'”ostia sanguinante”, che secondo il quotidiano israeliano The Times of Israel affonderebbero le loro radici in narrazioni storiche spesso associate a miti antisemiti. Uno dei casi descritti nel sito di Acutis riguarda un episodio avvenuto a Parigi nel 1290, in cui un uomo identificato inizialmente come “ebreo” e successivamente come “non credente” avrebbe profanato un’ostia consacrata. La storia narra che l’ostia, sottoposta a violenze come essere pugnalata e bruciata, avrebbe iniziato a sanguinare. Il presunto profanatore, di nome Jonathas, sarebbe stato poi giustiziato per non essersi convertito.

Secondo la storica Susan Einbinder, esistono prove che le calunnie sull’ostia circolassero già prima del 1290, ma l’incidente di Parigi avrebbe stabilito un modello per le successive narrazioni di questo tipo. Tali storie hanno storicamente alimentato l’odio verso le comunità ebraiche, portando spesso a violenze, espulsioni di massa e pogrom.

Le critiche alla canonizzazione di Carlo Acutis sono state espresse anche da Felix Klein, commissario tedesco per l’antisemitismo. Nei giorni precedenti l’evento, Klein ha accusato la Chiesa cattolica di non aver affrontato adeguatamente gli aspetti antiebraici legati ai miracoli eucaristici evidenziati dal giovane santo. “La Chiesa ha ignorato gli aspetti antisemiti di queste narrazioni, che storicamente hanno portato all’uccisione degli ebrei”, ha dichiarato Klein. Pur riconoscendo che nel suo archivio online Acutis non abbia mai fatto riferimento diretto agli ebrei, il commissario ha sottolineato come molte delle fonti storiche utilizzate dal ragazzo identificassero i presunti profanatori come appartenenti alla comunità ebraica.

Il quotidiano The Times of Israel ha ulteriormente approfondito il tema, evidenziando come queste storie abbiano radicato stereotipi antisemiti nell’immaginario cristiano. “Le accuse di sacrilegio erano spesso seguite da esecuzioni e violenze contro gli ebrei”, ha scritto il giornale.

In risposta alle critiche, don Marco Benini, docente di Studi liturgici presso la Facoltà Teologica di Treviri, è intervenuto nel programma televisivo Deutschlandfunk per difendere la figura di Carlo Acutis. Secondo il sacerdote, le accuse mosse al giovane santo sarebbero inappropriate. “Acutis era solo un ragazzo che ha svolto una ricerca personale sui miracoli eucaristici; non era uno storico né aveva intenzioni di diffondere stereotipi o colpevolizzare gli ebrei”, ha spiegato don Benini.

Anche Andrea Grillo, professore presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, ha espresso opinioni simili, sottolineando come la canonizzazione del giovane non debba essere interpretata alla luce delle controversie storiche legate ai miracoli documentati nel suo archivio.

Nonostante le polemiche, l’evento ha rappresentato una giornata di celebrazione per la Chiesa cattolica e per i fedeli presenti a Roma. Durante la cerimonia, Papa Leone XIV ha definito la canonizzazione una “festa bellissima per l’Italia e per tutta la Chiesa”.



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