La questione legata all’omicidio di Sara Campanella, la studentessa di Misilmeri (Palermo) accoltellata a morte il 31 marzo a Messina, continua a suscitare attenzione e preoccupazione. In un recente intervento, Concetta La Torre, avvocata di Cetty Zaccaria, madre della vittima, ha dichiarato che Stefano Argentino, accusato del delitto, era perfettamente lucido e non presenta alcun problema psichiatrico. Questa affermazione è una risposta alla richiesta del legale del giovane di sottoporre il suo assistito a una perizia psichiatrica, come anticipato nei giorni scorsi.
La Torre ha descritto questa richiesta come una mossa prevedibile, evidenziando che si tratta di una strategia difensiva comune nei casi di femminicidio. “Quello a cui ricorrono tutti gli assassini, soprattutto quando hanno confessato, nel tentativo di ottenere uno sconto di pena. Le perizie psichiatriche in questi casi sembrano costituire la ‘panacea’ di tutti i mali,” ha affermato all’Adnkronos. Secondo l’avvocato, le dichiarazioni di Argentino, che ha affermato di non riuscire a spiegare le motivazioni del suo gesto, non giustificano la richiesta di perizia. “Questo significa che non ha mai manifestato sintomi tali da far pensare a uno stato psicologico particolare,” ha aggiunto.
La Torre ha continuato a sostenere che chi commette tali atti di violenza non è affetto da disturbi psichiatrici, ma è piuttosto una persona incapace di accettare un rifiuto. Nel caso specifico, ha sottolineato che Argentino era uno studente universitario che ha perseguitato Sara sia psicologicamente che fisicamente, attraverso pedinamenti e molestie. “All’ennesimo rifiuto, non ha retto e ha pensato di poter risolvere nella maniera più brutale possibile una situazione che esisteva solo nella sua testa,” ha dichiarato.
L’avvocato ha anche ribadito che il quadro indiziario è chiaro e ben definito, sia per quanto riguarda la capacità di intendere e volere di Argentino, sia per i motivi abietti e futili che lo hanno spinto ad agire. Di conseguenza, La Torre è convinta che né una perizia psichiatrica né una psicologica possano reggere. “Non temiamo nulla, siamo certi che avremo una sentenza giusta,” ha affermato con determinazione. Ha inoltre sottolineato che Argentino ha deliberatamente nascosto l’arma del delitto, il coltello utilizzato per ferire mortalmente Sara, che non è stato ancora trovato. “Sembra che abbia anche occultato il giubbotto indossato al momento del delitto e che doveva essere pieno di sangue,” ha aggiunto, evidenziando come questi comportamenti dimostrino una mente lucida e calcolatrice, capace di pianificare la distruzione delle prove.
Il caso di Sara Campanella ha suscitato un ampio dibattito sulla violenza di genere e sulle dinamiche che portano a tali atti estremi. La richiesta di perizia psichiatrica da parte della difesa di Argentino è stata accolta con scetticismo da parte della famiglia della vittima e dei loro legali, che vedono questo tentativo come un modo per ridurre la responsabilità del giovane.
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