Nel suo intervento al Congresso del Partito del Socialismo Europeo (PSE), la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha lanciato un duro atto d’accusa contro il governo italiano guidato da Giorgia Meloni, delineando un quadro preoccupato e critico della situazione politica nazionale.
Dal palco europeo, Schlein ha espresso forte preoccupazione per l’impostazione economica e sociale dell’esecutivo di centrodestra, denunciando un clima crescente di propaganda, odio e polarizzazione nel dibattito pubblico. Le sue parole si sono trasformate in un appello accorato alla difesa dei valori democratici, che – a suo dire – sarebbero oggi messi in pericolo da scelte politiche divisive e autoritarie.
Il fulcro del suo intervento ha riguardato le politiche economiche e sociali del governo Meloni. La leader dem ha puntato il dito contro quelli che definisce “pesanti tagli alla spesa pubblica”, con effetti gravi su sanità e istruzione. Una direzione, secondo Schlein, che erode i pilastri del welfare e colpisce soprattutto i più deboli. Tra i temi centrali, anche il mancato sostegno alla proposta del salario minimo avanzata dal Partito Democratico. Un rifiuto che, secondo la segretaria, evidenzia l’insensibilità sociale del governo e una tendenza a tutelare le rendite anziché i diritti dei lavoratori.
Schlein ha poi accusato il governo di alimentare divisioni attraverso la propaganda. A sostegno di questa tesi ha citato una recente dichiarazione della premier Meloni, che a Firenze avrebbe paragonato l’opposizione a Hamas. Un’affermazione che la leader del Pd ha definito “di una gravità inaudita”, ritenendola un tentativo di delegittimare l’avversario politico attraverso la demonizzazione e l’estremizzazione. Un linguaggio pericoloso, ha avvertito, soprattutto se proviene da chi ricopre ruoli istituzionali di vertice, perché mina il confronto democratico e avvelena il clima civile.
Durante l’intervento, Schlein ha anche espresso solidarietà al giornalista Sigfrido Ranucci, conduttore di Report, vittima di un grave attentato: le sue auto sono state fatte esplodere a Pomezia. La segretaria del Pd ha definito l’episodio un attacco diretto alla libertà di stampa e quindi alla democrazia. Ha ribadito il ruolo cruciale del giornalismo d’inchiesta come strumento di controllo del potere e ha sottolineato come l’intimidazione a Ranucci rappresenti un segnale inquietante in un Paese governato, a suo dire, da un’estrema destra che alimenta un clima pericoloso.
La replica di Giorgia Meloni: “Falsità vergognose”
Immediata e durissima la risposta della presidente del Consiglio. Giorgia Meloni ha definito le parole di Schlein “un delirio puro” e l’ha accusata di screditare l’Italia all’estero. “Vergogna, Elly Schlein – ha dichiarato – che vai in giro per il mondo a diffondere falsità e gettare ombre inaccettabili sulla Nazione che, da parlamentare della Repubblica italiana e leader di partito, dovresti rappresentare e aiutare”.



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