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Secchio di catrame caldo precipita da un terrazzo a Brindisi: feriti un neonato e cinque adulti



Momenti di grande tensione si sono verificati questa mattina nel cuore di Brindisi, lungo corso Umberto I, dove un grave incidente ha coinvolto sei persone. Un secchio contenente catrame bollente è caduto da un terrazzo di un edificio in ristrutturazione, provocando ustioni a un neonato di sei mesi e a cinque adulti che si trovavano nelle vicinanze.



Secondo le prime ricostruzioni, il materiale, che tecnicamente viene definito bitume e viene utilizzato principalmente in edilizia per interventi di impermeabilizzazione o rifacimento di superfici, era stato riscaldato a temperature comprese tra i 150°C e i 200°C per essere applicato. A temperatura ambiente, il bitume è solido o estremamente viscoso, ma diventa fluido quando viene portato a elevati livelli di calore. È proprio questa caratteristica che lo rende particolarmente pericoloso in caso di contatto accidentale.

L’incidente è avvenuto mentre gli operai stavano lavorando sul terrazzo dell’edificio per effettuare interventi di manutenzione. Il secchio contenente il catrame bollente è improvvisamente precipitato sulla strada sottostante, colpendo in pieno il passeggino dove si trovava il neonato e ferendo anche la madre del bambino, che era accanto a lui in quel momento. Altre quattro persone che stavano camminando lungo il marciapiede sono rimaste coinvolte e hanno riportato ustioni di varia entità.

I soccorsi sono stati immediati: il personale del 118 è accorso sul luogo dell’incidente e ha trasportato d’urgenza i feriti all’ospedale. I medici stanno ora valutando la gravità delle lesioni riportate, con particolare attenzione alle condizioni del neonato, che sembrano essere le più critiche. Al momento non sono stati forniti dettagli ufficiali sullo stato di salute delle persone coinvolte.

Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine, tra cui la polizia locale, le volanti della Polizia di Stato e i vigili del fuoco. Gli agenti hanno avviato immediatamente le indagini per ricostruire la dinamica dell’incidente e verificare se i lavori edili fossero svolti nel rispetto delle normative di sicurezza previste dalla legge. In particolare, si sta cercando di capire come sia stato possibile che un materiale così pericoloso sia caduto dal terrazzo, mettendo a rischio la vita dei passanti.

L’episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione della sicurezza nei cantieri edili e sull’adozione delle misure necessarie per prevenire incidenti simili. La normativa vigente prevede rigidi protocolli per garantire la sicurezza non solo degli operai, ma anche dei cittadini che si trovano nelle vicinanze dei lavori. Tuttavia, il rispetto di queste regole è ora sotto la lente di ingrandimento degli investigatori.

La zona è stata transennata per consentire alle autorità di effettuare tutti i rilievi necessari. I vigili del fuoco hanno collaborato con gli agenti per raccogliere elementi utili all’indagine e verificare lo stato del cantiere. Al momento non sono stati ancora individuati i responsabili diretti dell’accaduto, ma si ipotizza che ci siano state gravi carenze nella gestione delle procedure di sicurezza.

L’incidente ha scosso profondamente la comunità locale. Corso Umberto I è una delle principali arterie della città, frequentata quotidianamente da numerosi cittadini e turisti. La caduta del secchio ha generato grande paura tra i passanti e ha richiamato l’attenzione su quanto sia fondamentale garantire la sicurezza nei cantieri situati in aree densamente popolate.

Secondo quanto riportato da Davide Falcioni, giornalista che ha seguito da vicino la vicenda, le indagini potrebbero portare a conseguenze legali significative per i responsabili dei lavori edili. “Le forze dell’ordine stanno lavorando per accertare eventuali violazioni delle norme di sicurezza”, ha dichiarato.



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