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Si è spenta a 51 anni la meteorologa Rai, Claudia Adamo, figura di spicco nel campo della divulgazione scientifica. Il ricordo commosso di Alberto Matano e Roberto Sergio



La comunità televisiva italiana piange la scomparsa di Claudia Adamo, meteorologa e responsabile di Rai Meteo, venuta a mancare all’età di 51 anni. La notizia, resa pubblica dal direttore generale Rai Roberto Sergio, ha suscitato profonda commozione tra colleghi e spettatori. Figura apprezzata per la sua competenza e il suo sorriso, Claudia Adamo è stata un volto noto di trasmissioni come La Vita in Diretta e UnoMattina, conquistando il pubblico con la sua professionalità e il suo approccio umano.



Ad annunciare il triste evento è stato proprio il direttore generale della Rai, che ha voluto ricordare la meteorologa con parole di grande stima: “Con dolore ricordo a tutti coloro che l’hanno conosciuta ed amata. Claudia Adamo, dal 2018 responsabile di Rai Meteo nella direzione Rai Pubblica Utilità. Una collega, straordinaria professionista, amata per la sua disponibilità e gentilezza. Che la terra sia lieve.” Il messaggio di Roberto Sergio sottolinea quanto Claudia Adamo fosse stimata non solo per le sue competenze tecniche, ma anche per le qualità umane che l’hanno resa un punto di riferimento per colleghi e collaboratori.

Un altro ricordo toccante arriva dal giornalista Alberto Matano, che ha condiviso sui social una fotografia che li ritraeva insieme nello studio de La Vita in Diretta. Nel suo messaggio, Matano ha scritto: “Ciao Claudia, ragazza speciale, compagna di tante dirette e tante risate. Con il tuo sorriso, e i tuoi occhi pieni di luce illuminavi il meteo anche quando il cielo era pieno di nubi. Un grande abbraccio ai suoi cari. Per la famiglia di Vita in Diretta è un giorno assai triste.” Le parole del conduttore evidenziano il legame speciale che si era instaurato tra loro nel corso degli anni di collaborazione.

Claudia Adamo, originaria di Roma, aveva intrapreso un percorso accademico di alto livello prima di entrare nel mondo della televisione. Laureata in Fisica dell’atmosfera presso l’Università di Tor Vergata, aveva successivamente conseguito un dottorato all’Università di Ferrara. La sua carriera è iniziata presso SkyTg24, dove ha lavorato per circa dieci anni occupandosi principalmente di fenomeni atmosferici estremi, emergenze climatiche e catastrofi naturali. La sua esperienza le ha permesso di collaborare anche con Legambiente, contribuendo al monitoraggio dei cambiamenti climatici in Italia.

Nel 2018, Claudia Adamo è approdata in Rai, assumendo il ruolo di responsabile di Rai Meteo nella direzione Rai Pubblica Utilità. In questa veste, ha saputo unire rigore scientifico e capacità comunicativa, diventando un volto familiare per milioni di spettatori. Oltre a fornire previsioni meteorologiche accurate, si è distinta per la capacità di sensibilizzare il pubblico su temi cruciali come l’impatto del cambiamento climatico.

La meteorologa era spesso ospite in programmi televisivi di grande seguito come La Vita in Diretta e UnoMattina, dove riusciva a spiegare concetti complessi con semplicità e chiarezza. Sul suo profilo social, Claudia Adamo amava condividere momenti della sua vita lavorativa, mostrando il dietro le quinte del suo lavoro e il rapporto con i colleghi. La sua presenza sul piccolo schermo non era solo professionale: il suo sorriso e la sua empatia hanno fatto sì che fosse amata anche dal pubblico.

La notizia della sua prematura scomparsa lascia un vuoto nel panorama televisivo italiano e nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerla. La comunità scientifica e televisiva perde una figura che ha saputo unire competenza e passione in ogni ambito della sua attività. I messaggi di cordoglio continuano ad arrivare da colleghi e amici che ricordano Claudia Adamo come una donna straordinaria, capace di illuminare anche i giorni più bui.

In un periodo storico in cui i cambiamenti climatici sono al centro dell’attenzione globale, la voce esperta e rassicurante di Claudia Adamo mancherà profondamente. La sua dedizione alla divulgazione scientifica e al servizio pubblico rimarrà un esempio per chiunque lavori nel settore.



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