Le indagini a Torre Pacheco, una cittadina agricola nei pressi di Murcia, stanno proseguendo con l’arresto di tre giovani accusati di aver aggredito un uomo di 68 anni. Questo episodio ha scatenato un acceso dibattito sociale e politico, portando la procura di Murcia ad avviare un’indagine sul leader locale di Vox, José Angel Antelo, per presunti incitamenti all’odio. La situazione rimane tesa, con nuove ronde anti-migranti programmate per oggi e nei prossimi giorni, mentre le autorità civili e religiose, sia cattoliche che musulmane, fanno appelli alla calma.
La cittadina di Torre Pacheco, caratterizzata da una significativa presenza di immigrati che rappresentano circa il 30% della popolazione, ha visto un aumento degli scontri tra gruppi di estrema destra e migranti, prevalentemente di origine nordafricana. L’escalation di violenza è iniziata dopo che un pensionato ha denunciato di essere stato aggredito da tre giovani marocchini. Questo evento ha innescato una serie di reazioni da parte di gruppi di ultra-destra, i quali hanno utilizzato canali Telegram per organizzare ronde con lo scopo dichiarato di “difendere i nostri nonni” e di “cacciare i mori” dalla Spagna.
Senza attendere l’esito delle indagini ufficiali, i gruppi di estrema destra hanno mobilitato migliaia di persone che si sono radunate nella regione di Murcia, dando vita a quattro notti di violenti scontri. Gli scontri hanno causato almeno cinque feriti e hanno portato a tredici arresti, con la polizia costretta a intervenire con cariche per mantenere l’ordine pubblico. Il dispositivo di sicurezza è stato potenziato per far fronte a questa situazione esplosiva.
José Angel Antelo, presidente di Vox nella regione di Murcia, è stato coinvolto nell’organizzazione di una manifestazione che ha sfociato in violenza. La procura ha avviato un’indagine su di lui per verificare possibili reati di istigazione all’odio e per accertare eventuali legami con le convocazioni emerse nei gruppi Telegram di estrema destra. La denuncia che ha portato all’apertura dell’inchiesta è stata presentata dal Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) e dai partiti di sinistra Podemos e Izquierda Unida.
In risposta alle accuse, Antelo ha dichiarato: “Dire la verità non potrà mai essere considerato un reato d’odio”, cercando di difendere la propria posizione e quella del suo partito in un contesto di crescente tensione sociale. Gli sviluppi di questa situazione sono seguiti con attenzione, dato il potenziale impatto sulle dinamiche politiche e sociali della regione.
Nel frattempo, i tre giovani di origine marocchina accusati del pestaggio sono stati arrestati, e le autorità stanno continuando a indagare per chiarire i dettagli dell’incidente. Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla sicurezza e sulla coesione sociale all’interno di Torre Pacheco, dove le divisioni etniche e culturali sembrano intensificarsi.
Le autorità locali, insieme a rappresentanti delle comunità religiose, stanno cercando di mediare la situazione e di ridurre le tensioni. Gli appelli alla calma si moltiplicano, ma la paura e l’insicurezza tra i residenti, sia autoctoni che immigrati, rimangono palpabili. La questione dell’immigrazione e dell’integrazione è diventata un tema cruciale nel dibattito pubblico, alimentando le polemiche e le divisioni tra diverse fazioni politiche.
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