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Tragico gesto volontario alla stazione Termini di Roma: un giovane si è lanciato sotto un convoglio della metro B morendo sul colpo la sera del 9 giugno



Un uomo si è tolto la vita lanciandosi sotto un treno della metropolitana di Roma, nei pressi della stazione Termini, lunedì 9 giugno, poco dopo le 22:00. Secondo una prima ricostruzione, il giovane si sarebbe avventato volontariamente sui binari della linea B in arrivo dalla direzione Rebibbia, senza lasciar spazio al macchinista per frenare. Immediati sono stati gli interventi dei soccorsi, ma i sanitari del 118 hanno solo potuto constatarne il decesso a causa della gravità dell’impatto  .



Le testimonianze di altri passeggeri e le immagini delle telecamere di videosorveglianza confermano la natura intenzionale del gesto: il ragazzo, identificato solo come “un giovane”, si sarebbe diretto con decisione verso il convoglio in arrivo, rendendo evidente la volontà di togliersi la vita  . Non sono ancora note informazioni sull’identità della vittima né sulle motivazioni alla base del gesto.

L’incidente ha provocato pesanti disagi alla circolazione: Atac ha sospeso il servizio in entrambe le direzioni della linea B (e B1), tra San Paolo e i capolinea di Rebibbia e Jonio, attivando un servizio sostitutivo con navette. Le operazioni di rilievo da parte delle forze dell’ordine e della polizia scientifica si sono protratte fino a tarda notte. Il servizio è ripreso normalità solo la mattina successiva senza ulteriori criticità  .

A programmare le fasi dell’indagine, le autorità hanno acquisito i filmati delle telecamere interne e ascoltato i testimoni che si trovavano sulla banchina al momento dell’accaduto per approfondire la dinamica dell’evento . L’assenza di segnali di malfunzionamento al treno o di ostacoli sui binari ha rafforzato le conclusioni preliminari sul gesto volontario.

La tragedia si inserisce nel contesto della crescente attenzione verso il fenomeno dei suicidi sui binari, sempre più diffuso nelle grandi metropoli. A Roma, in particolare, le stazioni principali come Termini sono dotate di sistemi di videosorveglianza e monitoraggio, pur non essendo ancora sufficienti a prevenire ogni episodio.

Questo episodio ha riacceso il dibattito sulle misure preventive nelle infrastrutture di trasporto urbano: partendo da una rete efficiente di supporto psicosociale per i pendolari e il personale ferroviario, fino all’introduzione di barriere o sistemi di rilevamento automatico presenze sui binari. Le autorità e ATAC sono state sollecitate a intensificare sia le misure tecniche sia le campagne di sensibilizzazione su media e social network.

L’ennesimo dramma ha coinvolto un giovane, ancora senza nome, che ha concluso la propria esistenza tragicamente in un luogo pubblico molto frequentato. Le indagini proseguono: i rilievi e l’analisi dei filmati sono tuttora in corso per raccogliere ogni elemento utile a chiarire con precisione la dinamica e il contesto del gesto.



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