I tre bambini di Chieti, affidati a una casa famiglia su disposizione del Tribunale per i minorenni, sembrano destinati a trascorrere ancora del tempo lontani da casa. Nonostante i genitori abbiano accettato di ristrutturare la loro abitazione in pietra e si siano trasferiti temporaneamente in un’altra casa nel bosco, messa a disposizione gratuitamente da un imprenditore della zona, il ritorno dei piccoli appare ancora incerto.
La tutrice incaricata di seguire i minori, Maria Luisa Palladino, ha dichiarato ai media che i tempi per il ricongiungimento si prospettano più lunghi del previsto. Tra le questioni ancora da affrontare vi è quella relativa all’obbligo scolastico. Il Tribunale, infatti, richiede ulteriori rassicurazioni prima di poter autorizzare il rientro dei bambini nella loro abitazione.
Secondo quanto spiegato dalla tutrice, i tre fratellini avevano seguito un programma di homeschooling regolarmente approvato da un istituto scolastico locale prima di essere accolti nella casa famiglia. Tuttavia, emergono difficoltà legate al loro percorso educativo. “Non sanno leggere, stanno imparando ora l’alfabeto – ha sottolineato Palladino -. La bambina più grande sotto dettatura sa scrivere solo il suo nome”. Nonostante ciò, i documenti attestano che i bambini hanno superato gli esami di fine anno, ottenendo così l’accesso alla classe successiva e la possibilità di proseguire con l’istruzione domiciliare.
La tutrice ha inoltre precisato che la sua relazione finale sarà redatta tenendo conto esclusivamente dell’interesse dei minori. “La mia relazione – ha aggiunto – sarà redatta nell’interesse dei minori”.
Nel frattempo, martedì scorso i genitori dei tre bambini si sono incontrati con i rappresentanti dell’ambasciata australiana e con gli assistenti sociali della casa famiglia di Vasto, dove attualmente risiedono i piccoli. Il padre si è mostrato più ottimista riguardo a un possibile rientro a casa prima delle festività natalizie, confidando ad alcuni amici di sentirsi “più fiducioso”.
Nei prossimi giorni, i bambini saranno sottoposti a una visita da parte di un neuropsichiatra infantile per valutare ulteriormente il loro stato psicologico ed emotivo. Parallelamente, si sta cercando di organizzare incontri più frequenti tra il padre e i figli: le giornate di martedì, giovedì e sabato potrebbero diventare appuntamenti regolari per queste visite.
Un momento cruciale per la vicenda sarà il 16 dicembre, quando presso la Corte d’Appello dell’Aquila si terrà l’udienza relativa al ricorso presentato dai genitori contro l’ordinanza del Tribunale per i minorenni. Quest’ultima aveva disposto l’allontanamento dei bambini dalla casa familiare, decisione che la famiglia spera ora di vedere revocata.
La situazione dei tre fratellini di Chieti continua dunque a essere seguita con attenzione, mentre si lavora per garantire il miglior interesse dei minori e trovare una soluzione che possa conciliare le esigenze educative e familiari con le richieste del Tribunale.



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