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Uccisa a Gaza la psicologa 27enne Tasneem: l’operatrice incinta è morta in un raid insieme ai figli di 3 e 5 anni



Tasneem, giovane operatrice umanitaria di 27 anni, ha perso la vita a Gaza durante un attacco israeliano, insieme ai suoi due figli di 5 e 3 anni. La donna, impiegata con Juzoor for Health and Community Development, partner di Oxfam, era incinta del suo quarto figlio, dopo aver perso l’anno scorso un altro bambino di appena 3 anni. Nell’assalto è rimasto ferito anche il marito della giovane.



Paolo Pezzati, portavoce per le crisi umanitarie di Oxfam Italia, ha ricordato la psicologa con parole toccanti, spiegando che Tasneem affrontava con grandi difficoltà l’ultima gravidanza a causa della grave crisi umanitaria che colpisce i civili palestinesi. Il 20 settembre, però, la dottoressa è deceduta insieme ai suoi figli, lasciando un vuoto profondo.

Umiayeh Khammash, direttore di Juzoor, ha definito Tasneem come “una persona che non si tirava mai indietro nell’aiutare gli altri” e che ha continuato a svolgere il suo lavoro con coraggio nonostante i pericoli della zona.

Gli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza hanno recentemente colpito duramente le strutture sanitarie. Tra lunedì e mercoledì tre raid hanno lasciato intere comunità senza assistenza medica. Inoltre, negli ultimi tre giorni, sono state distrutte le sedi di altri due partner di Oxfam, la Palestinian Medical Relief Society (PMRS) e Al Ataa, un’associazione femminile impegnata nell’emancipazione e protezione di gruppi vulnerabili.

Il dottor Bassam Zaquot, responsabile della PMRS in Striscia, ha espresso profonda tristezza: “Siamo sopraffatti dal dolore, dalla tristezza e da un profondo senso di ingiustizia. In un solo istante, il lavoro svolto dai nostri medici e operatori umanitari è stato cancellato”. Ha inoltre sottolineato che attualmente sono dieci i centri medici dell’organizzazione distrutti dai bombardamenti e che le équipe mediche mobili sono state costrette a sospendere le attività per garantire la sicurezza del personale.

Zaquot ha infine lanciato un appello alla comunità internazionale: “L’attacco sistematico agli operatori umanitari deve finire, la comunità internazionale deve intervenire al più presto”.

La situazione attuale a Gaza continua a deteriorarsi, con conseguenze gravissime per la popolazione civile e gli operatori impegnati sul campo.



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