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Un bambino di 8 anni è ricoverato in gravi condizioni dopo aver rischiato di annegare nella piscina principale del parco acquatico “Acquasplash” a Gallipoli.



Un tragico incidente ha segnato le vacanze di una famiglia originaria di La Spezia, giunta nel Salento per trascorrere qualche giorno di relax. Un bambino di 8 anni, che non sapeva nuotare, si è tuffato nella piscina principale del parco acquatico “Acquasplash”, situato alle porte di Gallipoli, e ha rischiato di annegare. Ora il piccolo si trova ricoverato in terapia intensiva presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce e le sue condizioni sono critiche.



Secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni, il bambino si sarebbe allontanato dai genitori senza che questi se ne accorgessero. Una volta raggiunta la piscina principale, si sarebbe lanciato in acqua nonostante non fosse in grado di nuotare. Subito dopo il tuffo, il piccolo ha manifestato segni evidenti di difficoltà, iniziando ad annaspare e perdendo il controllo.

Il personale di sorveglianza del parco ha agito tempestivamente: i bagnini presenti sul posto hanno notato la situazione e sono intervenuti immediatamente. Hanno estratto il bambino dall’acqua e avviato le manovre di rianimazione in attesa dell’arrivo dei soccorsi medici. Nel frattempo, sul luogo dell’incidente è giunta un’ambulanza del servizio sanitario 118, con i medici che hanno continuato a praticare le operazioni salvavita e stabilizzato il piccolo.

Vista la gravità delle condizioni, il bambino è stato trasferito d’urgenza in codice rosso presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce, dove è stato accolto nel reparto di terapia intensiva. Al momento, il piccolo è sotto costante osservazione da parte dello staff medico e si attendono ulteriori aggiornamenti sul suo stato di salute.

L’incidente ha sollevato interrogativi sulle misure di sicurezza adottate all’interno del parco acquatico e sulla sorveglianza dei minori da parte dei genitori. Il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Gallipoli ha avviato un’indagine per chiarire le circostanze dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità. Gli agenti stanno raccogliendo testimonianze delle persone presenti al momento dell’incidente e stanno esaminando i filmati delle telecamere di videosorveglianza installate nella struttura.

Gli investigatori stanno inoltre valutando se ci siano state lacune nella gestione della sicurezza da parte del parco acquatico e se vi siano responsabilità legate alla mancata supervisione del bambino da parte dei familiari. La vicenda ha generato un forte impatto emotivo tra i visitatori presenti quel giorno nel parco e ha riacceso il dibattito sull’importanza della sorveglianza dei minori nei luoghi pubblici.

Il parco acquatico “Acquasplash”, meta molto frequentata dai turisti durante la stagione estiva, non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’incidente al momento. Tuttavia, la struttura potrebbe essere chiamata a rispondere qualora venissero accertate carenze nelle misure di sicurezza o nei protocolli di emergenza.

Questo drammatico episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di una vigilanza costante sui bambini, specialmente in contesti come piscine o parchi acquatici, dove i rischi possono essere elevati. La speranza ora è che il piccolo possa superare questa difficile situazione e che vengano chiariti tutti gli aspetti legati all’accaduto per evitare che simili tragedie possano ripetersi in futuro.

La famiglia del bambino, originaria di La Spezia, è comprensibilmente sotto shock e si trova al fianco del piccolo presso l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce. I medici stanno facendo tutto il possibile per garantire le migliori cure al paziente e monitorano costantemente la sua evoluzione clinica.



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