Un caso insolito ha coinvolto un ragazzo inglese di 21 anni, il cui nome non è stato reso pubblico, che è stato ricoverato presso il pronto soccorso dopo un episodio legato a una pratica sessuale rischiosa nota come “sounding”. Il giovane, uno studente universitario, ha inserito un cavo USB nell’uretra con l’intento di sperimentare sensazioni più intense. Tuttavia, l’oggetto si è incastrato, richiedendo un intervento medico immediato.
Secondo quanto riportato dai medici, l’estremità del cavo USB sporgeva dal canale uretrale esterno, mentre la parte centrale era rimasta bloccata all’interno dell’uretra. Una radiografia ha rivelato che il cavo era stato spinto così in profondità da raggiungere la vescica, dove si era annodato e incastrato.
L’équipe medica ha inizialmente tentato di rimuovere manualmente il cavo, ma senza successo. È stato quindi necessario anestetizzare il paziente per procedere con l’estrazione utilizzando un ureteroscopio semirigido. L’intervento è stato eseguito con precisione per evitare ulteriori danni all’uretra e alla vescica.
Il caso clinico è stato pubblicato sulla rivista scientifica Cureus, dove si evidenzia che il giovane è rimasto ricoverato per una settimana. Durante la degenza gli sono stati somministrati antibiotici e antidolorifici per prevenire infezioni e alleviare il dolore. Un mese dopo l’intervento, durante un controllo medico, si è constatato che il paziente non aveva subito danni permanenti.
La pratica del “sounding”, che consiste nell’inserimento di oggetti lunghi e sottili nell’uretra per stimolare le terminazioni nervose e ottenere piacere sessuale, comporta rischi significativi. Sebbene possa portare a esperienze intense, può anche causare gravi complicazioni come infezioni, lesioni alle pareti dell’uretra e danni agli organi interni.
Non è la prima volta che il giovane si cimenta in questa pericolosa pratica. Nel rapporto medico si legge che in passato aveva inserito nell’uretra altri oggetti, tra cui bastoncini di cotone e cavi metallici. Questo comportamento, sebbene raro, è documentato nella letteratura medica. I medici sottolineano che esistono numerosi casi di autoinserimento di oggetti nell’uretra per scopi sessuali o altri motivi. Tra gli oggetti rimossi in passato figurano forchette, cavi telefonici, tubi metallici, aghi, batterie e persino corde per saltare.
Gli esperti spiegano che tali episodi sono spesso associati a disturbi psichiatrici, intossicazione o semplice curiosità. In alcuni casi, come quello del giovane inglese, la motivazione è legata alla ricerca di stimolazione sessuale. Tuttavia, i rischi superano di gran lunga i potenziali benefici.
Un caso simile è stato segnalato di recente e ha coinvolto un uomo di 30 anni che ha inserito sei fagioli nel pene per provare nuove sensazioni durante un rapporto sessuale. Anche un adolescente di 15 anni è stato ricoverato dopo aver inserito un cavo USB nell’uretra.
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