La decisione presa da Kelly Hubbell, madre statunitense, durante una vacanza con la famiglia del marito nello stato di New York, ha acceso un acceso confronto sui social media. Dopo dodici giorni trascorsi nella casa sul lago insieme ai suoceri e ai suoi tre figli di 6, 4 e 2 anni, la donna ha deciso di interrompere il soggiorno e tornare a casa in Oregon, portando con sé anche il marito Shane, per evitare di raggiungere un punto di rottura emotiva e fisica.
La vacanza, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di relax e rigenerazione, si è trasformata in un’esperienza estenuante per Kelly, già debilitata da una febbre che l’aveva colpita durante il soggiorno. I bambini, iperattivi e poco inclini al riposo, hanno richiesto attenzioni continue, complicando ulteriormente la situazione. “Ero esausta, sopraffatta”, ha raccontato la donna in un post su Instagram, spiegando che le giornate trascorse rincorrendo i figli nel giardino della casa sul lago le avevano tolto ogni energia.
Nonostante il legame affettuoso con i genitori del marito, la decisione di lasciare la vacanza non è stata accolta positivamente dai suoceri. Tuttavia, Kelly Hubbell ha sottolineato che la scelta era necessaria per preservare la serenità dei figli e il proprio benessere mentale. Anche il marito Shane, pur dispiaciuto per la situazione, ha deciso di supportarla, riconoscendo le difficoltà che la moglie stava affrontando.
La vicenda è diventata oggetto di discussione online dopo che Kelly ha condiviso l’episodio su Instagram attraverso un video girato in aereo. Nel post, la donna ha espresso chiaramente il suo pensiero: “Non è egoismo prendersi cura del proprio benessere. Quando una mamma è a pezzi, tutta la famiglia ne risente“. Il messaggio ha toccato un tema sensibile e spesso sottovalutato: il carico mentale e fisico che molte madri affrontano quotidianamente.
I commenti degli utenti sui social si sono divisi. Da un lato, molti hanno apprezzato il coraggio di Kelly nel parlare apertamente del burnout e dell’importanza di stabilire confini personali. “L’ho fatto anch’io. All’inizio fa male, ma poi tutti si abituano“, ha scritto un utente in risposta al post della donna. Dall’altro lato, non sono mancate critiche: alcuni l’hanno accusata di aver rovinato la vacanza a tutti per motivi personali. “Hai rovinato la vacanza a tutti solo perché eri stanca? Questo non è prendersi cura di sé, è narcisismo“, ha commentato un’altra persona.
Dietro la decisione di Kelly Hubbell si cela una riflessione più ampia sul ruolo dei genitori, in particolare delle madri, spesso definite “genitori primari”. In molte famiglie, le madri si trovano a gestire gran parte delle responsabilità legate alla cura dei figli, anche durante occasioni che dovrebbero essere dedicate al riposo. Kelly ha raccontato che durante un barbecue di sei ore organizzato dai suoceri non aveva avuto nemmeno un momento per rilassarsi: “Tutti dicono di aiutare, ma se tutti stanno guardando tuo figlio, ma nessuno lo fa davvero“.
Ora, la speranza di Kelly è che i suoceri possano comprendere col tempo le ragioni che l’hanno portata a prendere questa decisione difficile. Nel frattempo, il suo messaggio continua a risuonare sui social, sollevando interrogativi sulla gestione del carico mentale nelle famiglie e sull’importanza di prendersi cura della propria salute mentale.
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