L’ex tennista e attuale allenatore Daniel Vallverdu ha scelto di attendere qualche giorno prima di esprimere il suo parere sulla controversa squalifica di tre mesi di Jannik Sinner, il numero uno al mondo, in seguito a un accordo con la WADA. Dopo aver osservato le reazioni nel mondo del tennis, Vallverdu ha manifestato la sua delusione per la mancanza di solidarietà nei confronti di Sinner, affermando che sia lui che il tennis stesso sono i veri perdenti in questa situazione.
Daniel Vallverdu, nato nel 1986 in Venezuela, ha già consolidato la sua reputazione nel panorama tennistico. Oltre a essere l’allenatore di Grigor Dimitrov, ha collaborato in passato con campioni come Andy Murray, Tomas Berdych, Juan Martin del Potro, e Stanislas Wawrinka, lavorando anche con leggende come Andre Agassi, Nick Bollettieri, e Ivan Lendl. La sua posizione sulla sospensione di Sinner ha suscitato scalpore, soprattutto perché si discosta dalle opinioni prevalenti espresse recentemente.
Su X, Vallverdu ha dichiarato: “Dopo aver aspettato qualche giorno per digerire la reazione del mondo del tennis in merito alla squalifica di Sinner, vorrei dire che sono rattristato dalla mancanza di cameratismo. La maggior parte dei tennisti non si concentra sui fatti del caso. I veri perdenti qui sono Jannik Sinner e il tennis.” Ha invitato a spostare l’attenzione dai giocatori alle problematiche legate ai processi e alle regole delle agenzie antidoping.
L’allenatore ha approfondito la questione, evidenziando che i documenti forniti sia dalla ITIA che dalla WADA dimostrano che Sinner non ha tratto alcun vantaggio dalla contaminazione con il Clostebol: “Chiaramente non ha avuto alcun beneficio in termini di miglioramento delle prestazioni. ZERO. Conosco Jannik Sinner da quando ha 14 anni e posso tranquillamente dire che non ha alcuna colpa.” Il suo sostegno a Sinner è stato inequivocabile, e ha criticato le agenzie antidoping per la loro mancanza di coerenza e precisione nei casi recenti: “In questo caso non sarebbe mai dovuta esserci una squalifica. Non è un momento facile per Sinner e il suo team. Siate forti e Roma sarà la cornice perfetta per il caloroso benvenuto che merita.”
A conferma delle parole di Vallverdu, anche il tennista Feliciano Lopez ha espresso il suo sostegno a Sinner, rispondendo in modo deciso a Stan Wawrinka, che aveva criticato l’accordo tra Sinner e la WADA: “Non potrei essere più d’accordo, la mancanza di empatia data in queste circostanze verso qualcuno che ha dimostrato di essere innocente è più che DELUDENTE. Le persone confrontano diversi casi e processi per giustificare le proprie argomentazioni quando non esiste un caso uguale all’altro. D’altro canto non mi sorprende affatto… semplicemente non aspettatevi niente dagli altri!”
La situazione di Jannik Sinner ha scatenato un acceso dibattito nel mondo del tennis, con molti esperti e appassionati che si interrogano sull’influenza delle agenzie antidoping e sulla loro gestione dei casi. La mancanza di supporto da parte di alcuni colleghi tennisti ha lasciato un segno profondo, evidenziando una divisione nel circuito tennistico.
Vallverdu, con la sua lunga esperienza nel settore, ha sottolineato l’importanza di un approccio più solidale e coeso tra i tennisti, soprattutto in momenti difficili come questo. La sua posizione rappresenta un invito a riflettere su come il tennis possa affrontare le sfide legate alla giustizia sportiva e alla protezione dei diritti dei giocatori.
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