Il piccolo di 5 anni, scomparso venerdì scorso da un camping nella frazione di Latte, a Ventimiglia, è stato finalmente ritrovato sano e salvo. A individuare il bambino sono stati tre volontari della Protezione Civile di Pompeiana, Dario Mattiauda, Matteo Trecci ed Edoardo Campione, che lo hanno trovato rannicchiato tra rovi e erbacce nel bosco, circa 3 chilometri dal punto in cui era stato visto l’ultima volta. Il ritrovamento è avvenuto questa mattina, poco prima delle 9.
“Era immobile, rannicchiato tra i rovi. Non ha detto niente, sembrava paralizzato”, hanno raccontato i volontari durante una conferenza stampa. “Poi ha alzato un braccio come per toccarsi il naso e da quel momento è stata un’emozione unica perché era vivo”. Il bambino è stato immediatamente affidato alle cure dei sanitari presenti sul posto, che hanno confermato il suo buono stato di salute, nonostante alcune leggere escoriazioni sulle gambe. Successivamente, è stato riconsegnato ai genitori, che hanno potuto finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo oltre 40 ore di angoscia.
Secondo quanto ricostruito dai volontari, il bambino non mostrava segni di spavento e non ha opposto resistenza quando si sono avvicinati a lui. “Era come se fosse scivolato tra i rovi e non fosse riuscito più a muoversi”, hanno spiegato. Fondamentale nel ritrovamento è stato l’ausilio dei cani molecolari, che avevano già indicato l’area in cui si trovava il piccolo. “Eravamo passati nelle vicinanze del punto in cui si trovava Allen”, ha dichiarato Dario Mattiauda, uno dei volontari coinvolti nelle ricerche. “I cani ci portavano lì, così abbiamo deciso di tornarci”.
Mattiauda, che ha maturato esperienza nei boschi andando a caccia e a cercare funghi con il padre, ha sottolineato come queste competenze si siano rivelate utili durante le operazioni di ricerca. Attualmente disoccupato, il volontario ha collaborato con la Protezione Civile per circa quattro anni.
Il prefetto di Imperia, Valerio Massimo Romeo, ha evidenziato l’importanza del lavoro svolto dai volontari e degli strumenti messi in campo per le ricerche. “Questa mattina alle 8.48 tre volontari hanno rinvenuto il bambino fortunatamente vivo e nel giro di pochissimi minuti lo hanno riconsegnato ai genitori”, ha dichiarato durante la conferenza stampa. Ha inoltre sottolineato il ruolo cruciale dell’intervento di uno psicologo specializzato in autismo, che ha fornito supporto durante le operazioni.
“La vicenda si è conclusa nel modo migliore possibile”, ha aggiunto il prefetto. “Non credo si possa parlare di responsabilità di qualcuno. Tutti si sono impegnati con grande dedizione e questa è la prova che lavorando in sinergia si possono ottenere risultati importanti”.
Le ricerche del piccolo erano iniziate subito dopo la sua scomparsa dal camping, coinvolgendo numerosi volontari, forze dell’ordine e unità cinofile. La zona boschiva in cui è stato ritrovato è particolarmente impervia e ha richiesto un grande sforzo organizzativo da parte delle squadre impegnate.
Il lieto fine della vicenda ha portato sollievo non solo alla famiglia del bambino ma anche a tutta la comunità locale, che si era mobilitata per le ricerche. La storia del piccolo scomparso a Ventimiglia rappresenta un esempio concreto dell’importanza della collaborazione tra cittadini, istituzioni e professionisti specializzati nel gestire situazioni di emergenza.



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