Si può giocare a Chi vuol essere milionario per tante ragioni: per la gloria, per la sfida, o per provare a cambiare la propria vita. Vittoria Licari, 69enne musicista milanese, aveva un motivo più forte e personale di tutti: garantire al marito, affetto da demenza senile, l’assistenza continuativa di cui ha bisogno. E ci è riuscita, conquistando il montepremi da un milione di euro nella puntata andata in onda domenica 14 dicembre su Canale 5.
La sua fu una vittoria a sorpresa, frutto di tenacia e freddo ragionamento. Nella nuova formula de Il Torneo, che vede sfidarsi tre concorrenti, Vittoria aveva iniziato la scalata in terza posizione. Mentre i suoi avversari si fermavano, lei ha proseguito rispondendo con calma, fino a trovarsi di fronte all’ultimo, decisivo quesito: “Quale romanzo comincia con la frase: ‘Molni anni dopo, di fronte al plotone di esecuzione’?”.
Attraverso un processo di eliminazione, scartando titoli come La peste e Il dottor Zivago, la sua mente è arrivata alla risposta esatta: “Cent’anni di solitudine” di Gabriel García Márquez. Un colpo di scena emozionante, reso possibile anche dall’errore dell’altro finalista, Marco, che poco prima aveva fallito la stessa domanda da un milione riguardante le ultime parole attribuite a Bob Marley.
Ma cosa spinge una persona a mettersi in gioco in un quiz televisivo così impegnativo? Per Vittoria, la risposta è stata chiara fin dal principio, come ha raccontato nelle interviste successive alla vittoria. Suo marito, molto più anziano di lei, soffre di demenza senile da cinque anni. La condizione lo ha reso afasico, ma la sua presenza in casa resta per Vittoria un pilastro affettivo, una fonte di calore. Per mantenerlo al sicuro e accudito con dignità, però, è necessaria un’assistenza h24, un impegno logistico ed economico enorme, sostenuto attualmente grazie all’aiuto di una famiglia di collaboratori peruviani.
“Così ho trovato quelle risorse che prima non avevo”, ha spiegato Vittoria con semplicità. La vincita rappresenta più di un sogno realizzato: è la sicurezza economica per affrontare il futuro, la possibilità di non doversi più preoccupare dei costi delle cure e di poter offrire al compagno di una vita la migliore qualità di vita possibile. Una storia che va oltre il gioco a quiz, trasformandosi in un racconto di amore, dedizione e resilienza.



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