Ricordando Piero Natoli: la vita, la carriera e il suo ruolo nella vita di Carlotta Natoli
Rispettato produttore, versatile attore e talentuoso regista, Piero Natoli aveva un’esistenza che brillava per le sue molteplici potenzialità. La sua vita e carriera furono interrotte a causa di un aneurisma cerebrale l’8 maggio 2001, quando aveva soli 54 anni. L’attacco si verificò improvvisamente mentre stava facendo esercizio in palestra, portandolo a essere ricoverato all’Ospedale San Filippo Neri di Roma, dove è poi deceduto due giorni dopo.
Dopo aver ottenuto la sua laurea in Giurisprudenza, Natoli si è subito immerso nell’universo del cinema, servendo come assistente alla regia per lo stimato regista Marco Bellocchio. Nello stesso periodo, ha fatto il suo debutto come regista e attore con il film “Con… fusione” nel 1980. Quest’opera ha visto anche il debutto di sua figlia Carlotta Natoli nel campo della recitazione, quando aveva solo otto anni. Natoli ha lavorato per otto anni in Rai come regista e autore di documentari e inchieste. Nonostante la sua scomparsa prematura, Piero Natoli ha realizzato molti progetti, sia come regista che attore, e due dei suoi film sono stati pubblicati postumi.
Natoli aveva una relazione duratura e affettuosa con l’attrice Luisa Maneri, che ha collaborato con lui in diverse occasioni. In un’intervista con libero.it, Maneri ha dichiarato: “Piero era vivace, generoso e amichevole, sempre pronto a far sentire ogni persona intorno a lui importante. Nonostante avessimo 16 anni di differenza, era perennemente gioviale.”
La figlia dell’illustre Piero Natoli, Carlotta Natoli, ha parlato del ruolo decisivo di suo padre nel plasmare la sua carriera: “Devo a lui il fatto che sono un’attrice. Non solo lo penso, ma lo vivo…”.
Nel rievocare la figura di Natoli, Luisa Maneri, nell’intervista a Libero.it, ha sottolineato ancora una volta la vitalità e la generosità del defunto regista, descrivendo come avesse sempre reso ognuno a suo agio con la sua presenza.
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