Jannik Sinner, uno dei protagonisti più brillanti del tennis mondiale, ha recentemente condiviso dettagli significativi sulla sua vita personale e sulla sua carriera. In un’intervista, il giovane atleta ha sottolineato quanto siano stati fondamentali i suoi genitori, Hanspeter e Siglinde, nel suo percorso verso l’élite del tennis. Nonostante i sacrifici e le difficoltà quotidiane, la famiglia Sinner ha sempre dimostrato amore, dedizione e positività, valori che hanno profondamente influenzato l’atteggiamento del tennista.
Cresciuto in un piccolo paese di montagna con circa duemila abitanti, Sinner ha lasciato casa a soli 13 anni per seguire il suo sogno di diventare un giocatore professionista. Nonostante la giovane età, ha portato con sé gli insegnamenti dei suoi genitori, che gli hanno trasmesso l’importanza dell’umiltà e del rispetto. “Sono una persona molto semplice”, ha dichiarato il tennista in un’intervista a Sky. “Ho sempre cercato di trasmettere il valore che mi hanno dato i miei genitori verso altra gente. Credo che sono forte in quello che faccio, cioè il tennista, ma non sono una persona che cambia il mondo. Quindi è inutile non essere umili.”
Il papà, Hanspeter, è stato una figura centrale nella vita di Jannik. Nonostante le lunghe giornate di lavoro, non ha mai fatto mancare il suo supporto al figlio, dedicandogli tempo e attenzione anche nei momenti più difficili. “Per me è sempre stato, e lo è ancora, il mio papà perché lavorava tantissimo. Andava via il mattino e tornava dopo di me a casa. Però arrivava ed era sempre felice di essere con la famiglia o di giocare a tennis con me, nonostante dopo 10 ore di lavoro capisco che puoi non avere voglia. Ma lo faceva per amore. Per me è sempre stato il mio riferimento.”
Anche la mamma, Siglinde, ha svolto un ruolo altrettanto significativo. Gestendo una casa vacanze e occupandosi della famiglia, ha sempre dimostrato una forza straordinaria, mantenendo un atteggiamento positivo nonostante le difficoltà. “Mia mamma uguale. Tornava a casa e doveva mettere a posto gli appartamenti e poi casa nostra. C’era tanto amore ma non ti accorgevi mai che per loro era stata una brutta giornata, li vedevi sempre felici. Poi magari avevano zero voglia di andare a lavorare, ma mi davano tanta energia positiva.”
Pur ammirando grandi sportivi come Cristiano Ronaldo e LeBron James, Sinner riconosce che i suoi genitori sono stati i suoi veri modelli di riferimento. I loro sacrifici e la loro dedizione hanno plasmato il carattere del giovane atleta, rendendolo una persona consapevole e grata.
Un’altra figura chiave nella carriera di Jannik Sinner è stata Alex Vittur, manager e amico fidato. Incontrato quando aveva appena 13 anni, Vittur ha svolto un ruolo cruciale nella crescita professionale del tennista, guidandolo nelle scelte importanti e sopperendo alla mancanza di esperienza dei genitori nel mondo del tennis. “Ho avuto la fortuna di incontrare a 13 anni una persona molto importante che è Alex e questa è stata la mia fortuna perché i miei genitori mi hanno detto ‘noi di tennis non ne capiamo nulla’ e quindi ci fidiamo di Alex. Con lui ho fatto tutte le mie scelte.”
Grazie al sostegno della famiglia e alla guida esperta del suo manager, Sinner è riuscito a sviluppare il talento innato per il tennis e a raggiungere traguardi straordinari. La sua storia è un esempio di come i valori familiari e il duro lavoro possano fare la differenza nella vita di un giovane atleta.



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