Il caso del bambino di 5 anni scomparso venerdì scorso da un camping nella frazione di Latte a Ventimiglia ha avuto un lieto fine, ma ha sollevato interrogativi e portato a un’indagine nei confronti di Pierluigi Dellano, il testimone che aveva dichiarato di aver incontrato il piccolo poco prima che si perdessero le sue tracce. Il minore, ritrovato ieri mattina da volontari della Protezione Civile, era sano e salvo, ma la Procura ha deciso di procedere contro l’uomo per omissione di soccorso.
Il bambino era arrivato al camping con i genitori e la sorella, ma poche ore dopo si era allontanato senza che nessuno se ne accorgesse. La vicenda ha preso una svolta importante quando Dellano ha contattato le forze dell’ordine, raccontando di aver interagito con il minore. Secondo quanto dichiarato dall’uomo, il bambino gli si sarebbe avvicinato ripetendo più volte la parola “papà”. Dellano ha spiegato di averlo accompagnato fino a un bivio e di averlo aiutato ad attraversare la strada, pensando di fare qualcosa di utile.
“Ho accompagnato il ragazzo che è venuto nella mia villa e poi l’ho portato giù per strada pensando di fare una cosa positiva. Volevo portarlo qua, dalla polizia. Il bambino poi ad un certo punto mi ha tirato, non parlava bene, l’ho portato fino ad un certo punto e poi l’ho lasciato, mi tirava e cercava ‘papà’ non parlava bene. Mi mi sono accorto che era autistico. Poi è scappato via. Dopo 2 ore ho capito che era successo”, ha raccontato in un’intervista a La Stampa.
La Procura inizialmente aveva ipotizzato il reato di abbandono di minore, ma dopo aver ricevuto la relazione delle forze dell’ordine ha modificato l’accusa in omissione di soccorso. Gli inquirenti ritengono che Dellano avrebbe dovuto fare di più per garantire la sicurezza del bambino, considerata la sua evidente vulnerabilità. L’uomo è stato ascoltato a lungo dalle autorità, la sua abitazione è stata perquisita e la sua auto sequestrata nel corso delle indagini.
“Mi hanno torchiato bene. Sono stati momenti difficili e capisco anche altre situazioni tipo queste”, ha dichiarato Dellano al Corriere della Sera, sottolineando il peso delle accuse e le difficoltà vissute. L’uomo ha inoltre riferito di essere stato bersaglio di critiche e insulti sui social media. “Sono stati due giorni tremendi, ho ricevuto molti attacchi. Ma io ho cercato solamente di aiutare”, ha aggiunto.
Il bambino è stato ritrovato verso le 9 di ieri mattina da tre volontari della Protezione Civile a circa tre chilometri dal luogo in cui si erano perse le sue tracce. Nonostante la paura iniziale per la sua scomparsa, il piccolo era in buone condizioni di salute e non ha riportato alcun danno fisico.
La vicenda ha suscitato grande attenzione mediatica e sollevato interrogativi sul ruolo dei cittadini nel prestare aiuto in situazioni delicate come questa. L’accusa nei confronti di Dellano evidenzia un possibile mancato intervento adeguato nei confronti del minore, che avrebbe potuto mettere a rischio la sua sicurezza.
Le indagini proseguono per chiarire ogni dettaglio della vicenda e stabilire eventuali responsabilità. Intanto, la famiglia del bambino può tirare un sospiro di sollievo dopo il ritrovamento del piccolo sano e salvo.



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