Il presidente Zelensky ha lanciato un appello urgente ai leader europei, chiedendo il loro sostegno per contrastare le concessioni territoriali emerse durante il recente incontro tra Donald Trump e Vladimir Putin ad Anchorage. La proposta, secondo Zelensky, è inaccettabile e potrebbe compromettere la sicurezza dell’Ucraina e dell’intera Europa. Il presidente ucraino ha sottolineato che affrontare la questione da solo non sarebbe sufficiente e ha esortato i leader europei a unirsi a lui per garantire una posizione forte contro le pressioni di Washington.
La strategia concordata dai principali paesi europei, tra cui Gran Bretagna, Francia e Germania, è quella di limitare l’influenza degli Stati Uniti nella risoluzione del conflitto russo-ucraino. La questione delle concessioni territoriali è vista come una minaccia alla sicurezza europea, e il principio fondamentale stabilito è che nessun accordo riguardante il territorio può essere ratificato senza il consenso dell’Ucraina. Questa posizione è fondamentale per mantenere chiara la distinzione tra aggressore e aggredito, un concetto che, secondo i leader europei, è stato oscurato durante il summit in Alaska.
SILVIA SARDONE
Sintesi perfetta rivolgendosi a Caprarica e a tutta la sinistra in generale.
“Sembra che a voi dia fastidio lavorare per la pace”@SardoneSilvia puoi togliere il “sembra”#4diseraWeekend pic.twitter.com/3SFcYVP43X— Virna (@Virna25marzo) August 18, 2025
Inoltre, i leader europei hanno espresso preoccupazione per le richieste del Cremlino riguardo al Donetsk e alla Crimea, avvertendo che accettare tali istanze potrebbe incoraggiare ulteriori aggressioni russe in futuro. La possibilità di un precedente pericoloso è un tema ricorrente nei dibattiti politici, poiché l’Europa cerca di evitare che l’Ucraina diventi un campo di battaglia per le ambizioni territoriali della Russia.
Un altro punto cruciale discusso da Zelensky con i leader dell’Unione Europea riguarda le garanzie necessarie per salvaguardare l’Ucraina da future invasioni. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha affermato che “l’Ucraina deve essere un porcospino d’acciaio”, sottolineando l’importanza di mantenere le forze armate ucraine senza limitazioni. Von der Leyen ha insistito sul fatto che non devono esserci restrizioni sulla cooperazione dell’Ucraina con paesi terzi o sull’assistenza militare ricevuta.
Durante il vertice di oggi a Washington, tre questioni principali dovranno essere affrontate. La prima riguarda il ruolo della NATO nel coordinare gli aiuti all’Ucraina e nell’assicurare l’addestramento delle sue forze armate. Il supporto logistico degli Stati Uniti è considerato essenziale in questo contesto. Trump ha già informato il segretario generale della NATO, Mark Rutte, riguardo all’esito del suo incontro con Putin, sottolineando l’importanza della cooperazione transatlantica.
La seconda questione riguarda la creazione di una forza di interposizione per garantire la pace. Durante il vertice di Anchorage, è stata proposta l’idea di un contingente multinazionale, che potrebbe includere anche la Cina. Putin ha chiesto esplicitamente il coinvolgimento di Pechino, e l’idea è quella di formare una coalizione che potrebbe includere anche paesi come India, Corea del Sud, Giappone e Australia, supportata da una risoluzione dell’ONU. Il ruolo della Turchia, come membro della NATO, sarà anch’esso considerato in questo contesto.



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