Niente, Mediterranea Saving Humans ha deciso di non stare al gioco del governo Meloni. Dieci migranti soccorsi in mare? Li hanno fatti sbarcare a Trapani, ignorando l’ordine del Ministero dell’Interno che li voleva a Genova. E mica per capriccio, eh: secondo i responsabili dell’Ong, quei naufraghi dovevano essere curati subito, non dopo giorni di navigazione a zonzo per il Mediterraneo.
Beppe Caccia, il capomissione, non si è fatto problemi a dirlo chiaro e tondo: “Stiamo disobbedendo a un ordine che è ingiusto e pure disumano, ma lo facciamo seguendo la legge del mare e la Costituzione. Non è che ci piace infrangere le regole, solo che queste regole qui sono folli.”
E subito, come al solito, ecco arrivare il sostegno dal “soccorso rosso”. Nicola Fratoianni (Sinistra Italiana, sempre lui) ha sparato a zero sul governo Meloni, accusandolo di essere “inutilmente feroce” con la questione migranti e di usare la vita delle persone come pedine di scambio. Insomma, toni abbastanza infuocati, mica mezze misure.
Poi c’è Filippo Blengino dei Radicali italiani, che è passato dalle parole ai fatti: “Mediterranea ha scelto Trapani perché l’ordine di Genova era assurdo. Farli viaggiare per giorni senza motivo, quando sono già sfiniti? Ma dai. Questa è disobbedienza civile vera, ma anche legalità: si segue il diritto del mare e la Costituzione, non la crudeltà di un governo che usa la sofferenza come deterrente politico.” E per non farsi mancare niente, Blengino ha pure detto che i Radicali Italiani mettono a disposizione gli avvocati e sono pronti a supportare ogni nuova azione di disobbedienza civile delle Ong finché salvare vite in mare non sarà considerato un dovere — e non un crimine. La stoccata finale? “I veri criminali non sono quelli che disobbediscono per umanità, ma chi, come Piantedosi, si nasconde dietro la propaganda.” Boom.



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