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Bimba di 4 anni morde capsula di detersivo e perde la vista: “È successo in un attimo”



Allora, Jodi de Groot – 34 anni, mamma australiana – si trovava a casa con la sua bimba piccola. Classica scena: montagne di panni da lavare che strizzano l’occhio dal cesto, mentre fuori magari splende pure il sole. Così pensa bene di rendere il bucato una specie di gioco, tanto per non perdere di vista la piccola e magari farle passare il tempo.



Ecco, fin qui tutto ok. Ma sai come va: basta distrarsi un attimo ed è subito guaio. Mentre infilavano i vestiti in lavatrice una alla volta – roba da manuale Montessori, se ci pensi – la bimba afferra una di quelle capsuline colorate di detersivo, sai, quelle che sembrano caramelle giganti. Infilata in bocca, la capsula si rompe. Boom. Il liquido le schizza sulla faccia, lei si strofina gli occhi per istinto e niente, comincia a urlare e non ci vede più.

Panico totale. Jodi la porta subito sotto l’acqua corrente, cerca di sciacquarle gli occhi, ma il dolore non si leva. A questo punto, tutti di corsa al pronto soccorso. I medici provano quattro volte a lavarle gli occhi, niente da fare. Alla fine decidono di operarla. Roba pesante: vesciche, croste, 16 giorni in ospedale. Alla fine, la dimettono, ma la vista non è più quella di prima. I medici dicono che ci vorrà almeno un anno prima che gli occhi della bimba si sistemino del tutto, se tutto va bene.

Jodi, comprensibilmente devastata, decide di raccontare tutto per mettere in guardia gli altri genitori: basta davvero un secondo di distrazione e succede il disastro. Dice pure che quelle capsule lei le teneva sempre lontane, ma quella volta, tra un gesto e l’altro, la bimba ne ha presa una e in un attimo se l’è messa in bocca. Non l’aveva mai fatto prima, ma il colore e il profumo l’hanno fregata.

Quando si è accorta di quello che stava succedendo, Jodi ha provato subito a pulirle gli occhi e ha letto le istruzioni sul retro della confezione – che dicono, ovviamente, di correre in ospedale se il liquido finisce negli occhi. Ma secondo lei, queste avvertenze dovrebbero essere molto più chiare e, diciamolo, spaventose. Una bella foto shock non guasterebbe, tipo quelle sui pacchetti di sigarette.

Alla fine, Jodi ha voluto raccontare la sua storia proprio perché si sente ancora in colpa e vuole che altri genitori sappiano quanto è facile che succeda qualcosa del genere. In casa, i pericoli sono sempre dietro l’angolo, anche quando pensi di aver tutto sotto controllo. Morale della favola: occhi sempre aperti e detersivi chiusi a chiave, altro che ripiani alti.



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