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A 74 anni, Renato Zero rompe il silenzio e confessa di aver vissuto un grande amore segreto, rimasto custodito per decenni e svelato solo oggi



Tutto ha avuto inizio con una confessione inattesa. Renato Zero, uno degli artisti più iconici della musica italiana, ha scelto di parlare per la prima volta dell’amore più importante della sua vita. Un sentimento rimasto nascosto per oltre cinquant’anni, protetto dal silenzio e sublimato nei testi delle sue canzoni. A pochi giorni dal suo 74º compleanno, l’artista romano ha concesso un’intervista nella quale ha rivelato di aver vissuto una storia intensa e assoluta, mai raccontata apertamente fino ad ora.



Nato come Renato Fiacchini il 30 settembre 1950 nel quartiere Montagnola di Roma, Zero ha costruito la sua carriera sull’ambiguità e sulla libertà espressiva. Fin dagli esordi si è imposto come voce fuori dal coro, rifiutando etichette e convenzioni. I suoi costumi eccentrici, i concerti-spettacolo e i testi rivoluzionari hanno segnato intere generazioni, ma dietro l’immagine provocatoria si nascondeva un uomo riservato, legato a un sentimento mai rivelato.

Per decenni, i fan hanno ipotizzato che dietro brani come Il cielo, Amico o Nei giardini che nessuno sa si celasse una storia personale. Lo stesso cantante, più volte, aveva dichiarato: “Amo chi mi ama” evitando però di entrare nei dettagli. Nel tempo, quel silenzio è diventato parte integrante del suo personaggio, un patto implicito con il suo pubblico.

La svolta è arrivata con l’intervista trasmessa da Rai 1 e ripresa dai principali quotidiani italiani. Con voce emozionata, Renato Zero ha ammesso: “Ho sempre cantato l’amore, ma non ho mai avuto il coraggio di raccontare fino in fondo il mio”. Parole che hanno commosso i fan, i cosiddetti “sorcini”, e che hanno aperto una nuova pagina nella sua lunga carriera.

L’artista ha raccontato di un’estate lontana, forse quella del 1978, trascorsa con una persona capace di comprenderlo senza bisogno di spiegazioni: “Era la sola persona che non aveva paura del mio silenzio e che sapeva senza chiedere dove stavo andando”. Non ha mai precisato se si trattasse di un uomo o di una donna, mantenendo il mistero sull’identità di questo amore.

Il legame, ha spiegato, non aveva bisogno di dichiarazioni pubbliche: “Non mi sono mai sentito solo, anche se ero spesso senza nessuno. L’amore della mia vita era sempre con me in ogni canzone, in ogni respiro sul palco”.

Le ipotesi sull’identità della persona amata si sono moltiplicate. Alcuni biografi hanno parlato di una giovane attrice scomparsa dalle scene negli anni Ottanta, altri di un tecnico del suono o di un giornalista musicale con cui avrebbe condiviso un legame profondo. C’è chi ha fatto il nome di un ballerino e coreografo scomparso negli anni Novanta, con il quale Zero avrebbe avuto un’intesa speciale, e chi invece indica una storica collaboratrice come figura centrale nella sua vita.

Al di là delle congetture, la vera notizia resta la decisione di Renato Zero di condividere questa parte così intima della sua storia. “Il tempo scappa e io non voglio che quello che ho vissuto resti sepolto nella nebbia del non detto”, ha dichiarato.

La rivelazione ha avuto un forte impatto emotivo sui social, dove l’hashtag #RenatoZeroAmore è entrato rapidamente tra i trending topics. Molti fan hanno scritto messaggi di sostegno, ricordando quanto le sue canzoni li abbiano aiutati nei momenti più difficili. Uno dei commenti più condivisi recita: “Renato ci ha insegnato che non è mai troppo tardi per amare e nemmeno per dire la verità”.

Il cantante, che non si è mai sposato e non ha avuto figli, ha ammesso che quell’amore segreto è stato il filo rosso della sua carriera, l’ispirazione dietro molte delle sue canzoni. Negli anni bui, quando sembrava fuori moda o attraversava crisi personali, quel ricordo lo ha sostenuto: “Scrivere mi salva, cantare mi ricompone”, ha spiegato.

Oggi, a 74 anni, Renato Zero si prepara a un nuovo album ispirato a quella relazione nascosta. Alcuni titoli già trapelati, come Parlami in silenzio e Lettera mai scritta, sembrano confermare che il suo prossimo progetto sarà un vero e proprio testamento emotivo.

Con la sua confessione, l’artista ha voluto restituire qualcosa al pubblico che lo ha seguito per tutta la vita. “Se potessi tornare indietro, non cambierei nulla, nemmeno il silenzio, perché è servito a proteggere quello che per me era sacro. Ma ora ho voglia di dire: ti ho amato come si deve”, ha concluso.

Una dichiarazione che segna una svolta nella sua vita privata e professionale, rivelando l’uomo dietro la maschera e consacrando ancora una volta Renato Zero come simbolo di libertà, coraggio e verità.



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