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Primo giorno di scuola per Alba, la figlia di Luca Trapanese: “Grazie a tutti gli insegnanti di sostegno”



La vicenda di Luca Trapanese, padre single e omosessuale, impegnato nel sociale e assessore alle Politiche sociali di Napoli, continua a essere un esempio di resilienza e amore. La sua storia, legata all’adozione della piccola Alba, una bambina con sindrome di Down abbandonata alla nascita e rifiutata da ben 30 famiglie, ha colpito il cuore di molti. Oggi, però, è un giorno speciale: Alba ha iniziato il nuovo anno scolastico nella sua città, un momento di gioia e speranza.



Il percorso che ha portato Luca Trapanese ad adottare Alba non è stato semplice. La bambina era stata lasciata in ospedale subito dopo la nascita e giudicata “non adottabile” da decine di famiglie. Tuttavia, il tribunale ha riconosciuto la capacità e la determinazione di Luca, affidandogli la bambina. Da allora, l’assessore napoletano ha scelto di condividere la sua esperienza sui social per sensibilizzare l’opinione pubblica e normalizzare una realtà che, purtroppo, spesso incontra ostacoli culturali e burocratici nel nostro Paese.

Con l’inizio dell’anno scolastico, Luca ha raccontato sui social le emozioni vissute nel vedere sua figlia tornare tra i banchi di scuola. Dopo un’estate trascorsa insieme, ricca di momenti indimenticabili, il distacco non è stato facile. “È sempre difficile lasciarsi dopo un’estate passata insieme, piena di tempo condiviso e di ricordi”, ha scritto l’assessore. Tuttavia, la gioia di vedere Alba sorridente e pronta a riabbracciare i suoi compagni ha rasserenato il suo cuore.

Un ruolo fondamentale in questa fase della vita di Alba è svolto dagli insegnanti di sostegno. Questi professionisti della scuola hanno il compito di favorire l’inclusione e l’apprendimento degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. Luca Trapanese ha voluto sottolineare l’importanza del lavoro svolto da questi docenti, citando in particolare la maestra di sostegno di sua figlia: “Stamattina il mio cuore si è rasserenato: ho visto Alba entrare a scuola con il sorriso, abbracciare i suoi compagni e soprattutto salutare con gioia le sue maestre, a cominciare dalla sua preziosa maestra di sostegno, Assia”.

L’assessore ha descritto il momento in cui ha visto Alba varcare la soglia della scuola come un segnale positivo per la crescita e l’autonomia della bambina. “Quelle braccia aperte, quel sorriso sereno, sono la conferma che la scuola per lei è un luogo di crescita e di libertà”, ha dichiarato. E ha aggiunto: “Io, ogni volta, imparo a fare un passo indietro, a lasciare andare un po’ di più, per permetterle di diventare sempre più se stessa”.

La giornata è stata anche l’occasione per rivolgere un augurio a tutti gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che iniziano un nuovo anno scolastico. “Buon inizio a tutti i bambini, alle famiglie, agli insegnanti. Buona scuola”, ha concluso Luca Trapanese nel suo messaggio.

La storia di Luca e Alba non è solo una testimonianza personale, ma rappresenta anche una riflessione sul ruolo della società nell’accogliere e supportare la diversità. L’impegno dell’assessore nel raccontare la sua esperienza mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi dell’inclusione e dell’adozione, mostrando che ogni bambino ha diritto a una famiglia e a un futuro sereno.

Il caso di Alba, adottata dopo essere stata rifiutata da numerose famiglie, evidenzia le difficoltà che ancora oggi caratterizzano il sistema delle adozioni in Italia, soprattutto quando si tratta di bambini con disabilità. Tuttavia, grazie alla determinazione di persone come Luca Trapanese, è possibile superare questi ostacoli e offrire ai più piccoli una possibilità concreta di vivere una vita piena e felice.

Il primo giorno di scuola di Alba rappresenta quindi non solo un momento importante nella vita della bambina e del suo papà, ma anche un simbolo di speranza per tutte le famiglie che affrontano sfide simili. L’impegno degli insegnanti di sostegno, insieme alla volontà delle istituzioni e delle comunità locali, può fare la differenza nel garantire un futuro migliore ai bambini con bisogni educativi speciali.



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