Oggi, durante la cerimonia di consegna del Premio Roberto Burgio al Quirinale, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha enfatizzato il ruolo fondamentale della sanità pubblica e della pediatria nella protezione dei diritti dei bambini. Nel suo intervento, ha lodato la vaccinazione infantile come una pratica essenziale per la salute collettiva, richiamando l’importanza del dovere costituzionale di proteggere l’infanzia. Ha anche denunciato la drammatica condizione sanitaria di milioni di minori nel mondo, colpiti da guerre, denutrizione e abbandono.
Nel corso della cerimonia, Mattarella ha rimarcato l’importanza della medicina come presidio costituzionale, sottolineando che “non era casuale il suo strenuo sostegno alla pratica dei vaccini in età pediatrica”, riferendosi al Professor Roberto Burgio, una figura storica della pediatria italiana e un importante riferimento per l’Università di Pavia e la Fondazione San Matteo. Il presidente ha aggiunto che “rigore scientifico e osservazione clinica hanno caratterizzato la sua esperienza di medico e docente”, riconoscendo il contributo essenziale di Burgio al miglioramento della salute dei bambini in Italia.
In un contesto parallelo, negli Stati Uniti, l’avvocato Aaron Siri ha presentato dati significativi davanti alla sottocommissione permanente per le indagini del Senato. Durante un’udienza intitolata “Come la corruzione della scienza ha influenzato la percezione pubblica e le politiche sui vaccini”, Siri ha testimoniato sotto giuramento, presentando i risultati di uno studio a lungo rimasto nascosto e non ancora pubblicato.
Lo studio, condotto dall’Henry Ford Health System di Detroit, rappresenta la più ampia coorte mai realizzata negli Stati Uniti su bambini vaccinati e non vaccinati. Il campione ha coinvolto 18.468 bambini e ha previsto un follow-up di 10 anni dalla nascita, utilizzando cartelle cliniche elettroniche, considerate il gold standard per gli esiti reali di salute. Il titolo ufficiale dello studio è “Impatto della vaccinazione infantile sugli esiti sanitari cronici a breve e lungo termine nei bambini: uno studio di coorte di nascita”.
I risultati principali dello studio hanno suscitato grande attenzione. Secondo i dati presentati in Senato, i bambini vaccinati hanno riportato percentuali significativamente più elevate di malattie croniche rispetto ai non vaccinati. In particolare, sono stati registrati un aumento del 329% di asma, 203% di malattie atopiche, 496% di malattie autoimmuni e 453% di disturbi neuroevolutivi, con un incremento del 228% di ritardi nello sviluppo e del 347% di disturbi del linguaggio.
Inoltre, lo studio ha evidenziato che, dopo 10 anni di osservazioni, il 57% dei bambini vaccinati presenta almeno una malattia cronica, rispetto al 17% dei bambini non vaccinati. Un aspetto particolarmente allarmante è che nel gruppo non vaccinato non sono stati riportati casi di disfunzioni cerebrali, ADHD, difficoltà di apprendimento, disabilità intellettive e tic, mentre nel gruppo vaccinato si sono registrate centinaia di diagnosi.
La curva di sopravvivenza di Kaplan-Meier, presentata per la prima volta su The HighWire, illustra in modo chiaro la perdita di salute nei bambini vaccinati rispetto ai loro coetanei non vaccinati. Questi dati hanno sollevato interrogativi e discussioni accese sul tema della sicurezza vaccinale e sull’impatto a lungo termine delle vaccinazioni infantili.
Il dibattito sulla vaccinazione e sulla salute dei bambini è più che mai attuale, con posizioni divergenti tra sostenitori e critici delle vaccinazioni. Mentre il presidente Mattarella sostiene fermamente l’importanza dei vaccini pediatrici come parte integrante della salute pubblica, negli Stati Uniti emergono studi che mettono in discussione la narrazione prevalente sulla sicurezza dei vaccini.
La discussione continua, con la comunità scientifica e i politici che si confrontano su questi temi cruciali. La salute dei bambini e il loro diritto a una vita sana rimangono al centro dell’attenzione, e le politiche sanitarie future saranno influenzate da questi studi e dalle testimonianze di esperti nel campo della pediatria e della salute pubblica.



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