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Enzo Iacchetti: “Dopo le mie parole su Gaza sto perdendo lavoro e ricevo minacce di morte”



L’episodio che ha coinvolto Enzo Iacchetti durante una trasmissione di Striscia la Notizia ha suscitato un acceso dibattito mediatico e politico. Le frasi “Definisca bambino” e “lei è un fascista” hanno acceso una polemica che ha segnato la storia della televisione italiana. A distanza di una settimana, il conduttore non mostra segni di rimorso e continua a difendere il suo comportamento. In un’intervista a Fanpage.it, Iacchetti spiega: “Ho rotto il palco, ho sfondato la quarta parete del televisore. Il mio è stato un atto di supplenza morale perché chi dovrebbe parlare tace”.



Tuttavia, il prezzo da pagare per questa presa di posizione è alto. Iacchetti rivela di stare perdendo molte opportunità lavorative e condivide di aver parlato con Morgan, che ha espresso sentimenti simili. Sorprendentemente, il conduttore afferma di non aver ricevuto alcun sostegno da politici di sinistra, dichiarando: “In questo momento non sono di nessuno, sono solo dalla parte di quella povera gente”.

Riguardo a Eyal Mizrahi, presidente della Federazione Amici di Israele, Iacchetti non risparmia critiche: “Era un provocatore andato lì per fare propaganda. Dentro di loro esiste il male, quello che ha detto neanche il diavolo avrebbe il coraggio di dire”. La frase che ha scatenato la polemica, “definisca bambino”, è stata definita da Iacchetti come “una porcata”. Egli sottolinea che la comunità ebraica ha pesantemente redarguito Mizrahi per le sue affermazioni.

Nonostante le minacce ricevute, tra cui messaggi inquietanti come “preparati a morire”, Iacchetti ha trovato solidarietà in personaggi inaspettati, come Rula Jebreal, ma lamenta l’assenza di supporto da parte di politici di sinistra. “Non c’è stato un politico di sinistra che mi abbia dato solidarietà”, afferma, evidenziando la sua posizione neutrale in un contesto politico frammentato.

Il conduttore critica aspramente il governo italiano, affermando che se Giorgia Meloni e il suo partito continuano su questa strada, “perderanno anche le prossime elezioni”. Riguardo a Matteo Salvini, il quale ha dichiarato alla tv israeliana “vi difenderemo sempre”, Iacchetti esprime vergogna per tali affermazioni.

In un momento di riflessione, Iacchetti racconta di come la sua carriera sia stata influenzata da questo episodio. “Sto perdendo parecchio lavoro”, dice, mentre riceve un supporto inaspettato da parte di Antonio Ricci, che gli ha inviato un filmato del 1985 in cui i comici del Drive-in facevano satira contro Israele. “È stata la solidarietà più bella”, commenta Iacchetti.

Nel corso dell’intervista, il conduttore chiarisce che la sua reazione durante la trasmissione è stata dettata dalla rabbia e dalla frustrazione per le ingiustizie sociali. “Non dormo la notte. Non dormo perché ho pena di questa gente”, confessa, riferendosi alla situazione in Gaza. Sottolinea che non avrebbe mai aggredito fisicamente Mizrahi, ma che la sua reazione era motivata dalla gravità delle affermazioni fatte.

Iacchetti riconosce di avere molti amici ebrei e chiarisce che la sua posizione non è basata su questioni religiose, ma su valori umanitari. “Il grande pericolo è come quando Hitler uccise 6 milioni di ebrei”, avverte, sottolineando che l’atteggiamento attuale potrebbe portare a un nuovo ciclo di odio e discriminazione.

Mentre si prepara a tornare in diretta, Iacchetti riflette sulla sua carriera e sulle opportunità future. “Non sono un opinionista, vorrei tornare a fare il mio mestiere”, afferma, ma riconosce che la situazione attuale sta influenzando negativamente le sue possibilità lavorative.



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