Al Grande Fratello, i momenti stravaganti non mancano mai, ma la recente confessione di Jonas Pepe ha lasciato tutti a bocca aperta. Durante una conversazione con il coinquilino Francesco Rana, Jonas ha rivelato un episodio della sua giovinezza che ha del surreale: a soli 19 anni, scrisse una lettera al celebre poeta Giacomo Leopardi, esprimendo un rimprovero per la sua visione pessimistica della vita. Questo racconto ha subito catturato l’attenzione di chi lo seguiva, sia in casa che da casa.
Jonas ha spiegato di aver sentito la necessità di comunicare con Leopardi per manifestare il suo dissenso nei confronti del pessimismo cosmico del poeta, una filosofia che, secondo lui, non lasciava spazio a una visione più ottimistica della vita. La lettera non era un semplice gioco di parole, ma un gesto significativo che rifletteva il suo desiderio di confrontarsi con uno dei più grandi poeti italiani.
Con un tono di semplicità, Jonas ha dichiarato: “Tu lo conosci Leopardi? Il poeta nato a Recanati, che ha scritto A Silvia. Io scrissi una lettera a lui quando avevo 19 anni. Sì, gli ho scritto una lettera, dove in poche parole lo rimproveravo, però in maniera molto rispettosa perché a 19 anni non ero nessuno rispetto a lui”. Oggi Jonas, che ha 24 anni, ha chiarito le motivazioni dietro quel gesto, sottolineando come fosse convinto che Leopardi non si fosse “impegnato abbastanza per vivere davvero la vita ed essere felice”.
Secondo Jonas, la visione di Leopardi era troppo assolutista, focalizzata su un piacere illimitato e irraggiungibile, senza considerare la bellezza delle piccole cose quotidiane. “Gli ho scritto che non si era impegnato abbastanza per vivere davvero la vita ed essere felice. Lui parlava della vita in maniera particolare. Per lui l’uomo puntava a il piacere, non a un piacere. E il piacere inteso come senso esteso, perenne e illimitato. Invece io gli ho espresso che questa cosa è bella così, che la vita è un dono, che senza dispiacere non ci sarebbe stato il piacere”, ha aggiunto Jonas.
Pur essendo consapevole di non poter competere con un gigante della letteratura come Leopardi, Jonas ha voluto precisare che il suo gesto era più un atto di curiosità e rispetto, piuttosto che di presunzione. Voleva semplicemente aprire un dialogo ideale con un autore che aveva fatto della sofferenza e della fragilità umana il fulcro della sua opera. Durante il colloquio con Rana, il tono di Jonas era quello di chi racconta un ricordo personale con ironia e leggerezza, senza mai mettere in discussione la grandezza del poeta.
Non sorprende quindi che il video della sua confessione abbia rapidamente fatto il giro dei social media, generando una varietà di reazioni tra gli utenti. Alcuni commenti sono stati divertenti, mentre altri sono stati decisamente critici: “Dice un sacco di boiate”, “Tipo strano ma intrigante”, “Ha scritto a Leopardi, ci mancava un soggetto simile…”.



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