La Global Sumud Flotilla, con l’obiettivo di rompere il blocco marittimo verso la Striscia di Gaza e recapitare aiuti umanitari, ha visto un trattamento differente per alcuni membri della delegazione italiana. L’eurodeputata Benedetta Scuderi (Alleanza Verdi e Sinistra) e il senatore Marco Croatti (M5S) sono stati fermati al porto israeliano di Ashdod e trattenuti per alcuni giorni. Al contrario, i parlamentari del Pd – il deputato Arturo Scotto e l’europarlamentare Annalisa Corrado – potrebbero far rientro in Italia nelle prossime ore.
Il ministero degli Esteri, con il ministro Antonio Tajani in Aula alla Camera, ha ricostruito l’accaduto. Scotto e Corrado “non sono stati identificati”, mentre Scuderi e Croatti “sono stati fermati ad Ashdod”. Tajani ha spiegato che Scotto e Corrado viaggiavano sulla nave Karma, parte della flottiglia, ma scesi al porto israeliano di Ashdod. Le autorità italiane starebbero negoziando il trasferimento degli aiuti e la ripartenza dell’imbarcazione verso Cipro o la Grecia. Scuderi e Croatti, a bordo della Morgana, sarebbero invece già stati fatti sbarcare e attualmente si troverebbero in un centro di identificazione temporaneo nel porto di Ashdod.
L’opposizione ha reagito con durezza. Il parlamentare siciliano Nello Dipasquale (Pd) ha dichiarato: “L’esercito israeliano … ha di fatto sequestrato i componenti della Global Sumud Flotilla, si tratta di circa 200 persone … Parliamo di una missione umanitaria il cui unico intento era di consegnare aiuti a Gaza”. Dipasquale ha poi aggiunto: “Donne e uomini che avevano una sola intenzione … le navi da guerra israeliane hanno impedito tutto ciò … stiamo notando un gravissimo silenzio e un atteggiamento sottomesso da parte del governo italiano … La premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri Tajani hanno dimostrato di essere servi sciocchi di Netanyahu … si sono piegati, ancora una volta, alla sua linea. Chiediamo … l’immediata liberazione … e chiarire la legittimità dell’azione israeliana”.
La vicenda si inserisce in uno scenario internazionale già teso: la Global Sumud Flotilla raggruppa oltre 40 imbarcazioni e circa 500 attivisti di 44 paesi, con l’obiettivo di contestare il blocco marittimo imposto a Gaza e di stabilire un corridoio umanitario.
Secondo cronache recenti, le forze israeliane hanno intercettato molte delle navi del convoglio mentre navigavano verso la costa di Gaza. Alcuni attivisti e parlamentari – inclusi delegati italiani – risultano trattenuti sulle navi o fatti sbarcare e trasferiti in zone di controllo israeliano.
Il governo israeliano sostiene che i partecipanti siano “in salvo” e che siano in corso procedure deportative verso l’Europa.
In Italia le ripercussioni sono immediate: sindacati e partiti vicini a movimenti per la pace hanno indetto scioperi e manifestazioni in solidarietà alla flottiglia.
Nel frattempo, il governo italiano insiste sulla via diplomatica per far rientrare i parlamentari trattenuti e sbloccare la partita degli aiuti umanitari.



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