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“Sono appena partiti, tantissimi”: altre 45 barche della Flotilla salpano verso Gaza



L’operazione di intercettazione delle navi umanitarie della Global Sumud Flotilla, salpata nei giorni scorsi con l’obiettivo di raggiungere Gaza, è ancora in corso. Le imbarcazioni sono state fermate dalla Marina israeliana e sono attualmente in corso le procedure di identificazione e rimpatrio. Secondo il portavoce della Flotilla, a bordo erano presenti oltre 200 attivisti provenienti da 37 Paesi, tra cui 22 italiani e 30 spagnoli.



La tensione sul fronte diplomatico è in aumento, mentre in Italia si registrano le prime proteste universitarie. Di seguito gli aggiornamenti in tempo reale:

Partono 45 imbarcazioni dalla Turchia (VIDEO)

Quarantacinque imbarcazioni civili sono salpate da Arsuz, località nel sud-est della Turchia a sud di Iskenderun, dirigendosi verso il Mediterraneo orientale con l’obiettivo di «fornire supporto alla Global Sumud Flotilla». Lo riporta il quotidiano Sabah, pubblicando un video in cui si vedono decine di piccole imbarcazioni in mare con a bordo attivisti che sventolano bandiere turche e palestinesi.

La Global Sumud Flotilla denuncia la situazione

«Gli avvocati di Adalah, che rappresentano i partecipanti alla flottiglia presso le autorità israeliane, hanno ricevuto informazioni minime e non sono stati informati se i circa 443 volontari della flottiglia, prelevati con la forza dalle loro imbarcazioni, arriveranno ad Ashdod, dove dovrebbero essere sottoposti a detenzione illegale». Lo denuncia la Global Sumud Flotilla, sottolineando: «Si tratta di un rapimento illegale, in chiara violazione del diritto internazionale e dei diritti umani fondamentali». Dal comitato direttivo a terra, si ricorda che: «intercettare imbarcazioni umanitarie in acque internazionali è un crimine di guerra; negare assistenza legale e nascondere la sorte dei complessi sequestrati è un crimine». La richiesta per governi, leader mondiali e istituzioni internazionali è «di intervenire immediatamente per ottenere informazioni sui partecipanti scomparsi, garantirne la sicurezza e chiederne l’immediato rilascio».

Israele: «La provocazione di Hamas-Flotilla Sumud è terminata»

«La provocazione di Hamas-Flotilla Sumud è terminata. Nessuna delle imbarcazioni della Flotilla è riuscita nel suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva o di violare il legittimo blocco navale. Tutti i passeggeri sono in buone condizioni e stanno viaggiando in sicurezza verso Israele, da dove saranno espulsi in Europa. Un’ultima imbarcazione di questa provocazione rimane a distanza. Se si avvicinasse, anche il suo tentativo di entrare in una zona di combattimento attiva e violare il blocco navale verrebbe impedito», lo scrive su X il Ministero degli Esteri israeliano.

Perdita di contatti con la nave Mikeno

Gli organizzatori della Global Sumud Flotillia hanno comunicato che la nave Mikeno ha proseguito la navigazione, ma questa mattina si è fermata nelle vicinanze della costa della Striscia di Gaza, prima che si perdessero i contatti con l’equipaggio. Le ultime coordinate rilevate indicavano la sua posizione a poche miglia dalla costa di Gaza, all’interno delle acque territoriali.

Proteste studentesche a Bologna

Questa mattina si sono verificate proteste da parte degli studenti delle scuole superiori e universitari. Migliaia di studenti hanno sfilato in corteo per il centro di Bologna, insieme ai collettivi. Sono stati intonati cori contro la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. L’obiettivo dichiarato era “bloccare la stazione”, dove erano già schierati i carabinieri con gli scudi. In prima fila gli studenti del Minghetti e Cambiare rotta, all’ingresso della stazione si è verificata una colluttazione con l’utilizzo di fumogeni e uova. Gli studenti sono stati respinti due volte con l’ausilio di scudi e manganellate.



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