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Flotilla, tra i fermati anche il nipote di Nelson Mandela: il Sudafrica chiede il rilascio immediato



La Global Sumud Flotilla, una missione umanitaria diretta verso Gaza, è stata fermata a circa 70 miglia dalle coste palestinesi dall’esercito israeliano. L’operazione di abbordaggio, avviata ieri, si è conclusa con il trasferimento degli attivisti verso Ashdod. In totale, sono stati fermati 400 attivisti, di cui 46 sono italiani. Le autorità israeliane hanno annunciato che gli attivisti italiani saranno espulsi in modo coattivo tra lunedì e martedì prossimi.



In risposta a questi eventi, in Italia e in vari altri paesi europei si stanno intensificando le manifestazioni di solidarietà per la Flotilla e per la popolazione di Gaza, colpita da una grave crisi umanitaria. Diverse città italiane hanno visto mobilitazioni e tensioni, con lo sciopero generale proclamato da Usb e Cgil dalle 21 del 2 ottobre fino alle 21 del 3 ottobre. Inoltre, è attesa una manifestazione a Roma per sabato 4 ottobre. Il Garante ha avvertito riguardo alla legittimità di scioperi generali senza preavviso, ma i sindacati hanno ribadito la loro posizione: “Legittimo”.

L’esercito israeliano ha smentito le affermazioni di alcuni attivisti secondo cui imbarcazioni avrebbero raggiunto le acque di Gaza. Il Ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che la “provocazione” della Global Sumud Flotilla è terminata. Anche la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha commentato la situazione, affermando: “Continuo a ritenere che tutto questo non porti alcun beneficio al popolo della Palestina; in compenso, mi pare di capire che porterà molti disagi al popolo italiano”.

Nella giornata di ieri, il Presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha condannato l’intercettazione della Global Sumud Flotilla da parte di Israele, definendola una “grave offesa” alla solidarietà globale e al sentimento di sostegno verso le sofferenze a Gaza. Ramaphosa ha richiesto a Israele il rilascio immediato dei sudafricani e di altri membri della flottiglia, tra cui il nipote di Nelson Mandela, Nkosi Zwelivelile Mandela.

Le tensioni e le manifestazioni di solidarietà in Europa, e in particolare in Italia, evidenziano la crescente preoccupazione per la situazione a Gaza. Le mobilitazioni sono state organizzate da vari gruppi e movimenti sociali, che chiedono un intervento umanitario e una maggiore attenzione da parte della comunità internazionale. La questione della Flotilla ha riacceso il dibattito sulle politiche israeliane e sulla situazione dei diritti umani nella regione.

Il governo italiano si trova ora a dover gestire le conseguenze di questa operazione, con i cittadini italiani coinvolti che potrebbero affrontare situazioni difficili al rientro. La decisione di espellere gli attivisti italiani ha sollevato interrogativi sulla posizione del governo rispetto alle operazioni umanitarie e sul sostegno ai propri cittadini all’estero.

La Global Sumud Flotilla ha ricevuto attenzione internazionale, non solo per il suo obiettivo umanitario, ma anche per le implicazioni politiche e diplomatiche che ne derivano. La risposta della comunità internazionale e le azioni dei governi europei saranno cruciali nei prossimi giorni, mentre la situazione continua a evolversi.



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